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Viaggi in aereo con i minori, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza chiede all’Enac un provvedimento d’urgenza: non basta prevedere posti in aerei vicino ai genitori

“Viaggiare in aereo con bambini piccoli e neonati è un diritto alla mobilità in sicurezza da garantire e tutelare”. Lo ha affermato la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della regione Sardegna, Carla Puligheddu, che ha chiesto un nuovo provvedimento d’urgenza dell’Enac, in questo periodo di massima viabilità, “affinché i genitori che viaggiano soli con i figli fino a due anni abbiano la necessaria assistenza, non soltanto durante il volo, ma anche nelle fasi che precedono il decollo e che seguono l’atterraggio poiché sono anch’esse da tutelare, a garanzia dei diritti dei viaggiatori di minore età, della sicurezza del volo e del transito nelle stazioni aeroportuali”.
“Con un provvedimento del 16 luglio 2021, l’Enac intendeva ribadire la centralità del passeggero all’interno del sistema dell’aviazione civile, la tutela della qualità del viaggio, la garanzia dei diritti dei viaggiatori e della sicurezza del volo. A due anni di distanza – ha continuato Puligheddu – in Sardegna ci siamo accorti che assicurare ai minori (2/12 anni), alle persone disabili o a mobilità ridotta di viaggiare vicino a genitori e accompagnatori senza pagare costi aggiuntivi, non soddisfa le esigenze di tutti i minori, soprattutto dei neonati. Infatti, “la centralità del passeggero” si potrebbe ottimizzare se solo si pensasse che i genitori, in genere le madri (ma potrebbero anche essere i padri) che viaggiano con minore di età 0/2 anni compiono acrobazie e rischiano incidenti ogni volta che si avventurano ad affrontare in totale solitudine i passaggi obbligatori dei percorsi in aeroporto.
Il diritto alla mobilità in sicurezza dei minori e dei genitori che viaggiano con loro, dunque, si dovrebbero considerare alla stessa stregua delle persone con ridotta mobilità (PRM), prive di accompagnatore e pertanto, con la necessità di ricevere assistenza all’imbarco e allo sbarco (previa richiesta), proprio in ragione del fatto che i neonati stanno in braccio alla mamma per tutta la durata del volo, tanto quanto nelle fasi che precedono e seguono il volo stesso. Inoltre, si dovrebbe tenere presente che spesso, oltre al bimbo/a le mamme trasportano passeggino e trolley e che le loro braccia sono sempre due.
È dunque ragionevole e necessario – ha concluso la Garante – un nuovo provvedimento d’urgenza dell’Enac”.

 

 

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