“Non parteciperemo a conferenze di capigruppo per cambiare l’ordine del giorno. Siamo disponibili ad andare in Aula soltanto per discutere le due mozioni sulla Sanità e i nuovi ospedali”.
E’ nelle parole di Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, la sintesi dell’opposizione del Consiglio regionale, riunito questa mattina dopo la comunicazione del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ieri sera ha annullato la convocazione del parlamento sardo, fissata per oggi e rinviata invece a data da destinarsi.
Per il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, “è una balla che per realizzare un ospedale servono quattro anni perché il tempo reale è di dieci, quindici anni. Ecco che il Consiglio si è bloccato quando oltre a noi, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Riformatori hanno avanzato evidenti contrarietà rispetto alla delibera di Giunta sulla Sanità. Si prenda una volta per tutte atto che la legislatura è finita”.
Su questo tema ha insistito anche il capogruppo del Rossoverdi, Eugenio Lai parlando di “una maggioranza che non si presenta in commissione e in aula, non garantisce il numero legale ed è impegnata da anni soltanto in lotte di potere, ora con il sindaco di Cagliari”. Poi un affondo rivolto al presidente del Consiglio: “Dovrebbe ricordarsi che non è soltanto il segretario politico della Lega ma il garante dell’istituzione parlamentare sarda. Non avrebbe dovuto convocare i lavori di oggi”.
Per Cinque stelle ha preso la parola il capogruppo Alessandro Solinas, che ha parlato di “bulimia di potere da parte del presidente della Giunta, al punto che decide in solitaria di costruire quattro ospedali senza ascolta il parere del Consiglio, degli enti locali, dei territori e delle piazze”. Al presidente Pais il consigliere Solinas ha detto: “Ci ha chiesto dignità nel ruolo ma è la maggioranza che non ne ha”.
Per il leader dei Progressisti, Francesco Agus, “la sconvocazione di un organo legislativo ricorre in caso di calamità naturale. In effetti questa maggioranza e questa giunta sono una calamità naturale e ogni giorno di più è un danno ai sardi. Nemmeno nel mio condominio le riunioni sono convocate in questo modo”. Agus ha proseguito: “Questa delibera fa schifo e chiaramente mette insieme interessi pubblici e privati, sui quali non mancano approfondimenti. Non si sogni Pais che noi parteciperemo a sedute consiliari che non parlino prima di tutto di questa delibera, affrontando le due mozioni”.

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