Interrogazione n. 1793/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1793/A

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GANAU – PISCEDDA – PINNA – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità urgente di informazioni in merito alle strategie e ai progetti di riorganizzazione dei presidi delle cure diabetologiche in relazione al previsto trasferimento della Struttura complessa di diabetologia dell’ARNAS alla ASL n. 8 di Cagliari ambito territoriale.

I sottoscritti,

premesso che:

– l’Italia è stata la prima nazione al mondo ad approvare una legge specifica e innovativa sulla prevenzione e sulla cura del diabete, la legge 16 marzo 1987, n. 115, che ha regolamentato e riorganizzato il settore della diabetologia in Italia, prevedendo l’istituzione dei Servizi specialisti-ci diabetologici, sia per gli adulti sia per i bambini, capillarmente diffusi sul territorio nazionale e definendo le modalità organizzative delle attività finalizzate alla prevenzione della malattia e al miglioramento della qualità dell’assistenza;
– come noto la Sardegna, con i suoi oltre 12.000 adulti, più di 1.500 pazienti pediatrici sotto i 18 anni e circa 120 esordi all’anno di diabete di tipo 1 nella fascia di età 0 -14, si colloca anche ai vertici della classifica mondiale, seconda solo alla Finlandia. Per quanto riguarda poi il diabete mellito di tipo 2, in Sardegna sono presenti oltre 50.000 diabetici in carico ai servizi di diabeto-logia e altri;
– l’Osservatorio regionale per la patologia diabetica scrive che “Considerando cumulativamente tutte le fonti disponibili (SDO, File D e F) ed eliminando le chiavi di linkage anagrafiche ripetute, si è ottenuta una stima di 94.384 pazienti verosimilmente affetti da diabete in Sardegna. Questa stima è superiore a quella di circa 80.000 pazienti precedentemente definita”;
– soltanto nell’area vasta di Cagliari insistono circa 35.000 diabetici di cui 700 pediatrici;

atteso che la legge n. 115 del 1987 definisce il diabete una patologia “di alto interesse sociale” e stabilisce alcuni obiettivi fondamentali da realizzare come:
– prevenzione e diagnosi precoce;
– miglioramento della cura attraverso una rete di assistenza specializzata;
– prevenzione delle complicanze;
– inserimento dei diabetici nella scuola, nel lavoro, nello sport;
– miglioramento dell’educazione sanitaria e della conoscenza tra la popolazione;
– aggiornamento del personale sanitario;
– individuazione della popolazione a rischio;
– distribuzione gratuita dei fondamentali presidi diagnostici e terapeutici;
– istituzione della tessera personale del diabetico;

rilevato che:

– la Regione, con la deliberazione della Giunta regionale n. 17/8 del 7 maggio 2021 ed il conseguente decreto assessoriale n. 13 dell’8 giugno 2021 ha provveduto alla ricostituzione della Consulta regionale della diabetologia e malattie metaboliche correlate e del Coordinamento interaziendale regionale;
– i lavori della Consulta tuttavia sono fermi da circa dieci mesi;
– con la legge regionale n. 17 del 20221 (articolo 6, comma 26) è stato istituito il Registro regionale della malattia diabetica e demandata all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale la disciplina delle modalità di attuazione;
– secondo la disposizione “I dati raccolti nel Registro regionale possono essere oggetto di studio e di diffusione a soggetti pubblici e privati anche tramite pubblicazione telematica”;

considerato che:

– nei giorni scorsi i sottoscritti hanno appreso solo da alcuni articoli di stampa del trasferimento della Struttura complessa di diabetologia dell’ARNAS Brotzu alla sanità territoriale e quindi alla ASL n. 8, senza tuttavia chiarimenti e specificazioni sulle ragioni, implicazioni, modalità, tempi;
– le sigle sindacali peraltro hanno rappresentato alcune criticità che da tale provvedimento deriverebbero, coinvolgendo i circa 5.000 pazienti in carico all’ARNAS, ma anche le problematiche che riguarderebbero la riorganizzazione e la mancata condivisione di un progetto complessivo circa la costituzione del nuovo polo diabetico che, staccato dalla struttura ospedaliera, troverebbe accoglimento, in una ottica di decentramento dei servizi sanitari, nei locali dell’ex uffici del lavoro di via Bizet a Quartu Sant’Elena, locali che offrono una superficie disponibile e ristrutturabile di 400 mq in comodato d’uso dal Comune alla ASL n. 8;
– peraltro nella città di Quartu Sant’Elena è al momento presente un Servizio di diabetologia territoriale che segue 6500 pazienti attivi che, cioè, si sono presentati per essere regolarmente visitati negli ultimi due anni compreso il periodo pandemico, durante il quale il centro diabetologico si-to nel Poliambulatorio di Quartu, in via Turati (parallela di via Bizet), ha continuato a erogare servizio e assistenza di ottimo livello;

evidenziato, dunque, che:

– l’organizzazione dei servizi di diabetologia vede la presenza proprio nel Comune di Quartu Sant’Elena di un servizio diabetologico di eccellenza che al momento segue oltre 6.500 pazienti;
– il trasferimento della Struttura complessa di diabetologia dal presidio ARNAS a Quartu comporterà lo spostamento degli oltre 5.000 pazienti in carico ad ARNAS;

rilevato che non pare esserci alcun documento esplicativo e illustrativo del piano di trasferimento, delle modalità e delle tempistiche con le quali si pensa di organizzare questo trasferimento di personale, strumenti e pazienti;

preso atto che:

– la Consulta regionale per il diabete non è convocata da quasi un anno;
– il Registro regionale della malattia diabetica istituito ma non ancora attivo per difficoltà di comunicazione tra le piattaforme di gestione delle cartelle cliniche in uso alle diverse aziende regionali e il fascicolo sanitario digitale;
– le associazioni sindacali dell’ARNAS Brotzu e le Associazioni dei pazienti dichiarano con molta preoccupazione di non essere a conoscenza di un progetto di riorganizzazione dei servizi e men che meno di essere stati coinvolti nella sua eventuale stesura;

evidenziato ancora che:

– insistono nell’area metropolitana anche i servizi di diabetologia del Binaghi (che serve circa 9.740 pazienti), dell’AOU (Ospedale civile San Giovanni di Dio) i cui numeri di assistiti non so-no noti e che con la presente chiediamo;
– a tutt’ora la Consulta regionale per la diabetologia non ha potuto esitare il documento in merito alla realizzazione della rete dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA);
– in assenza di un preciso progetto e nelle more del previsto trasferimento della Struttura complessa di diabetologia dell’ARNAS sul territorio, non è chiaro se e come possa essere assicurata l’assistenza diabetologica ospedaliera e delle urgenze diabetologiche nei presidi Brotzu e Businco,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:

1) corrisponda al vero e siano a conoscenza dell’Imminente trasferimento della SC di diabetologia dell’ARNAS sul territorio e delle questioni ad essa inerenti;
2) non reputino indispensabile la convocazione urgente della Consulta regionale diabetologica al fine di discuterne e conoscere le problematiche di pazienti e operatori;
3) non ritengano urgente l’attivazione del Registro della malattia diabetica;
4) non convengano di ritenere necessario un approfondimento di merito rispetto alla gestione regionale della prevenzione e cura della malattia diabetica;
5) non considerino che la preoccupazione primaria di ogni scelta di riorganizzazione sanitaria deve essere sempre la presa in carico ottimale del paziente e la sua cura e tutela.

Cagliari, 3 aprile 2023

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