Interrogazione n. 1792/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1792/A

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MANCA Ignazio – ENNAS – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, per conoscere, alla luce dell’allarmante Rapporto “Sentieri”, di recente presentato all’Istituto superiore della sanità, quale sia la situazione degli interventi riguardo le bonifiche nella zona industriale di Porto Torres e se queste siano già, o debbano diventare, una delle priorità del PNRR.

I sottoscritti,

premesso che:

– a seguito della famigerata conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d’Inchiesta del 1969, presieduta dal Sen. Medici, Porto Torres venne prescelto insieme ad Ottana e Portoscuso, quale grande polo industriale in grado di contrastare i fenomeni di brigantaggio, da tempo in atto, da ricondursi al malessere sociale ed economico che interessava le zone interne dell’Isola;
– la facile equazione, di cui traccia si rinviene finanche nella Commissione parlamentare d’in-chiesta del 1862, non diede i risultati sperati, la chimera della chimica durò poco e il sogno si spense già dai primi anni 80;
– nel frattempo, fiumi di denaro pubblico vennero sversati a mare insieme al petrolio e a quel-le sostanze tossiche e nocive, che hanno lasciato segni indelebili sul territorio, alle falde acquifere e al mare. Dagli studi epidemiologici effettuati a suo tempo dall’Istituto superiore di sanità emerse che “nelle aree di Sassari-Porto Torres la mortalità e l’incidenza di malattie tumorali, cardio e cerebro vascolari, degenerative e malformati è superiore alla media regionale”;

considerato che:

– l’indagine epidemiologica voluta dall’ex Assessore regionale della sanità Nerina Dirindin, dopo un anno di ricerche e raffronto di dati già esistenti, fino allora ignorati, si concluse in data 16 aprile 2006, dando un colpo decisivo all’ipocrisia con cui per decenni venne steso un velo omertoso sulle migliaia di morti in eccesso rispetto alla media regionale per patologia tumorali collegate all’esposizione agli agenti inquinanti;
– la denuncia contenuta nel “Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti in aree interessate da poli industriali, minerari e militari della Regione Sardegna” evidenziò come il fenomeno riguardasse ben 71 comuni e circa 850.000 abitanti, ossia poco più della metà della popolazione sarda. In tutto 18 le aree considerate a rischio;
– fotografato lo stato di salute del territorio interessato lo studio si concluse con un invito ad affidarsi alla magistratura, che già in altre parti d’Italia (Porto Marghera) si era occupata di fenomeni similari;
– l’invito alla politica, ovviamente, era quello di destinare ingenti somme per le bonifiche e di procedere con decisione per eliminare le cause di rischio ambientale e limitare ulteriori danni;
– con decreto 21 luglio 2016 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del ma-re, veniva ridefinita la perimetrazione del territorio turritano sottoposto a SIN, pari a 1.864 ettari, di cui 1.200 di proprietà ENI;

preso atto:

– della sentenza del Consiglio di Stato pubblicata in data 12 gennaio 2022, che previo rigetto del ricorso in appello intentato da ENI avverso la decisione del TAR Sardegna del 2020, ha acclarato in capo ad ENI la responsabilità dell’inquinamento della falda acquifera dell’area di Porto Torres;
– a fronte di tanto disastro ambientale, a distanza di anni, nulla è stato fatto, la politica del territorio è spiaggiata nell’invocare il rispetto del protocollo sulla chimica verde, come unica priorità, ricoprendo per l’ennesima volta con un velo omertoso l’esigenza non più procrastinabile di procedere a definitive (e non parziali) bonifiche dell’intera area contaminata;
– che il VI Rapporto “Sentieri”, studio epidemiologico nazionale dei territori esposti a rischio ambientale, riferito all’arco temporale tra il 2014 e 2017, di recente presentato all’Istituto superiore della sanità, ha evidenziato una mortalità in eccesso per tutti i tumori maligni e per le malattie dell’apparato respiratorio riscontrabile nella popolazione residente nel sito industria-le di Porto Torres e Sassari;

tutto ciò premesso e considerato, stante un perdurante silenzio, ed alla luce dei nuovi progetti industriali in fieri, a cominciare da quello di riconversione energetica, appena presentato da EP sulla Centrale di Fiumesanto;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per:

1) conoscere quali siano stati finora gli interventi pubblici o privati riguardo le agognate boni-fiche e quali passi siano stati o vadano intrapresi presso il Governo nazionale per risolvere la gravosa emergenza dell’ex zona industriale di Porto Torres e procedere al ripristino ambientale e la messa in sicurezza del territorio contaminato;
2) chiedere che le bonifiche dei territori inquinati diventino una delle priorità del PNRR.

Cagliari, 31 marzo 2023

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