CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1783/A
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PIU – LAI – CADDEO – COCCO – LOI – ORRÙ, con richiesta di risposta scritta, in merito alla realizzazione del “Piano per i lavoratori del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 63/38 del 25 novembre 2016.
I sottoscritti,
premesso che:
– con l’articolo 4, comma 29 della legge regionale n. 5 del 2016 è stata autorizzata, per l’anno 2017, “la spesa di euro 26.200.000 e per l’anno 2018 la spesa di euro 25.000.000 per far fronte agli oneri derivanti dall’attuazione di un piano di intervento a regia regionale da at-tuarsi nell’ambito del Parco geominerario della Sardegna che, anche attraverso misure di po-litica attiva del lavoro, miri a garantire nel tempo gli attuali livelli occupazionali dei lavorato-ri socialmente utili” di cui al decreto legislativo n. 81 del 2000 “provenienti dal progetto in-terministeriale interregionale denominato “Parco geominerario”, alla scadenza delle conven-zioni già stipulate per la stabilizzazione occupazionale dei medesimi”;
– le tutele della legge erano applicabili anche ad altre tipologie di soggetti svantaggiati specifi-catamente in essa individuati;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 63/38 del 25 novembre 2016, è stato approva-to il “Piano per i lavoratori del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna”, contenente attività lavorative integrate con interventi di politica attiva del lavoro, destinato ai lavoratori già impegnati negli interventi del Parco geominerario”;
– con la deliberazione n. 63/68 l’ASPAL è stata altresì individuata quale stazione appaltante incaricata dell’espletamento della procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione del soggetto che dovrà dare esecuzione al “Piano”;
evidenziato che nei provvedimenti è stato stabilito che il “Piano”, oltre a prevedere l’esecuzione di servizi ed interventi di tipo materiale finalizzati alla conservazione e valorizzazione dell’im-ponente patrimonio architettonico, storico, documentale ed ambientale, ha l’obiettivo, espressa-mente prescritto dal legislatore regionale, di garantire nel tempo i livelli occupazionali dei lavora-tori già occupati in dette attività nell’ambito della convenzione ATI IFRAS;
ricordato che:
– con legge regionale n. 18 del 2017 sono stati ulteriormente modificati e ampliati i destinatari previsti dall’articolo 4, comma 29, nonché quanto previsto dall’articolo 2 della legge regio-nale n. 30 del 2016, inerente oltre che lo stanziamento di ulteriori risorse, anche la proroga delle precedenti Convenzioni nelle more della definizione delle procedure di aggiudicazione per la realizzazione del Piano, al fine di realizzare la continuità occupazionale dei lavoratori impiegati nelle attività del Parco;
– con la deliberazione n. 44/40 del 22 settembre 2017, sono state apportate modifiche alla de-liberazione n. 63/38 ed è stato dato mandato all’Assessorato del lavoro, formazione profes-sionale, cooperazione e sicurezza sociale, di provvedere agli adempimenti necessari alla ri-defìnizione del bacino dei destinatari e del piano, al fine di adottare tutti gli atti propedeutici all’indizione di una nuova procedura ad evidenza pubblica;
– con le deliberazioni n. 6/63 del 5 febbraio 2019 n. 23/2 del 25 giugno 2019 è stato confer-mato il mandato all’ASPAL di procedere con la gara a evidenza pubblica per l’affidamento dell’esecuzione del “Piano per i lavoratori del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna”;
– con determinazione del Direttore generale n. 2243/ASPAL del 26 agosto 2019 è stata indet-ta, ai sensi degli articoli 58 e 60 del decreto legislativo n. 50 del 2016 e successive modifi-che ed integrazioni una “Procedura aperta telematica per l’affidamento del servizio di facili-ty management e gestione integrata di servizi e attività da realizzarsi nelle aree del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, per il periodo di 24 mesi”, in lotto unico di aggiudicazione, da espletarsi attraverso la piattaforma elettronica della Centrale di com-mittenza Sardegna CAT;
– con determinazione n. 2266/ASPAL del 21 dicembre 2020 è stata disposta l’aggiudicazione a favore del costituendo RTI composto da Coopservice S.Coop.p.A. in qualità di mandataria e dalle società Tepor Spa, Scuola per operatori sociali regionale (SOSOR) e Cooperativa So-ciale Cellarius in qualità di mandante e, conseguentemente è stato sottoscritto il relativo con-tratto di appalto in data 19 marzo 2021;
considerato che:
– il progetto oggetto del contratto di appalto, avente il fine di salvaguardare e sostenere i livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti e contestualmente quello di assicurare la conservazio-ne e la valorizzazione del patrimonio tecnico scientifico, storico-culturale e ambientale dei siti e dei beni ricompresi nel territorio, va a conclusione il prossimo 30 aprile;
– con nota del 15 marzo scorso, al fine di valutare la possibilità tecnica giuridica “dell’appli-cazione dell’articolo106, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 50 del 2016, per l’af-fidamento di servizi supplementari, all’interno del quadro economico originario e delle eco-nomie generatesi in vigenza di appalto”, con conseguente slittamento del termine contrattua-le di tre mesi, il RUP ha richiesto agli enti locali coinvolti di trasmettere apposita nota con l’indicazione degli eventuali sevizi supplementari necessari;
ricordato che:
– i lavoratori destinatari dell’intervento, dovevano, in primo luogo essere assunti con contratto a tempo determinato dal soggetto privato aggiudicatario della gara, ed impiegati nello svol-gimento dei servizi e delle attività di gestione del parco;
– nel contempo, la società appaltatrice, doveva attuare un articolato piano di politiche attive del lavoro finalizzato ad aumentare e migliorare le competenze dei lavoratori con l’obiettivo, “in una prospettiva di medio – lungo termine, di incrementarne l’occupabilità ai fini di un lo-ro reinserimento lavorativo stabile in altre imprese o, mediante specifici percorsi formativi, la valorizzazione delle opportunità di creazione di nuova impresa o l’avvio di forme di lavo-ro autonomo”;
ritenuto che, con la conclusione del progetto oggetto dell’affidamento, esiste la concreta possibi-lità che i lavoratori coinvolti si trovino ancora una volta in una situazione di incertezza in merito al loro futuro lavorativo e occupazionale,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta in premessa;
2) quali sono stati i risultati del piano di politiche attive del lavoro, espressamente previsto dal legislatore regionale che, per la sua attuazione è stato posto in carico alla società aggiudica-taria dell’appalto, finalizzato tra l’altro ad aumentare e migliorare le competenze dei lavora-tori, alla loro riqualificazione professionale e a favorire la loro collocazione nel mercato del lavoro;
3) quanti sono i lavoratori attualmente coinvolti nella realizzazione del Piano e quali attività da destinare agli stessi la Regione e l’ASPAL hanno già programmato o abbiano intenzione di programmare;
4) quali interventi finalizzati alla salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori attualmente coinvolti, la Regione ha già individuato o ha intenzione di pianificare, in vista della scaden-za del contratto di appalto.
Cagliari, 23 marzo 2023