CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Interrogazione n. 1772/A
(Pervenuta risposta scritta in data 07/09/2023)
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ORRÙ – LAI – CADDEO – COCCO – LOI – PIU, con richiesta di risposta scritta, sulla disciplina delle strutture socioassistenziali per i minori e il percorso per il loro accreditamento.
I sottoscritti,
premesso che:
– da anni le strutture sociali che ospitano minori in difficoltà, lamentano una situazione di in-certezza dovuta all’assenza di una disciplina organica e di garanzie rispetto alla definizione di linee guida funzionali e con tempistiche chiare che regolino il funzionamento delle strut-ture di accoglienza e il loro accreditamento, per le quali si è fatto finora riferimento alla leg-ge regionale n. 23 del 2005 e al decreto del Presidente della Regione n. 4 del 2008;
– questa situazione, come rilevano le associazioni rappresentative degli operatori impegnati sul campo, ha provocato una mancanza di uniformità nei servizi offerti regolati da norme diversamente interpretabili che, sulla scia di deroghe continue, concedono ampi margini di discrezionalità ai responsabili dei servizi degli enti locali; una disciplina priva, tra l’altro, di una proposta per l’individuazione uniforme delle rette e di progetti educativi globali di quali-tà a favore degli utenti ospitati;
considerato che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 53/7 del 29 ottobre 2018 sono state approvate le linee guida che definiscono i requisiti specifici strutturali, organizzativi e di personale per le singole tipologie di strutture socioassistenziali per i minori di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a), b), d) ed e), del decreto del Presidente della Regione n. 4 del 2008 e le modalità per il rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento, nel rispetto della legge regionale n. 23 del 2005 e del suo regolamento d’attuazione;
– con le deliberazioni n. 22/31 del 14 luglio 2022, n. 25/15 del 2 agosto 2022 e n. 30/77 del 30 settembre 2022, la Giunta regionale ha avviato il processo di riorganizzazione delle strut-ture socioassistenziali e in particolare delle diverse strutture residenziali e comunitarie impe-gnate nel sostegno dei minori, modificando le linee guida del 2018 di cui sopra, avviando il percorso di accreditamento e di certificazione fino alla definizione di uno specifico sistema tariffario;
rilevato che, fin dalle prime battute del percorso di riorganizzazione, le associazioni e i coordi-namenti rappresentativi di decine di realtà e operatori del settore hanno espresso l’esigenza di po-ter esprimere valutazioni e proposte che scaturiscono dal lavoro quotidiano sul campo, inoltran-do via PEC, già dall’agosto scorso, una richiesta di audizione presso la Sesta Commissione per-manente;
appurato inoltre che la Sesta Commissione permanente nella seduta n. 3/120 del 7 febbraio 2023, non ritendendo di dover dare un riscontro né tantomeno di dover accogliere la richiesta ha espresso il proprio parere favorevole e definitivo alle delibere sopra richiamate;
considerato, tuttavia, che:
– siano da ritenersi condivisibili le preoccupazioni manifestate dalle parti sociali e operatori relative alla poca chiarezza di alcuni contenuti presenti nelle deliberazioni della Giunta re-gionale sopra richiamate e delle modalità di avvio del percorso di accreditamento provviso-rio, degli standard di riferimento organizzativi e del sistema tariffario ipotizzato;
– alla luce del quadro normativo di riferimento, permangono dubbi e incertezze sul ruolo dei diversi soggetti da coinvolgere nelle procedure di accreditamento, enti gestori, enti locali e servizi sociali, sugli adempimenti e i tempi entro i quali devono essere attuati, sugli standard che devono garantire su tutto il territorio regionale una risposta qualitativamente omogenea ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze ospitati nelle strutture, lasciando intravedere margini troppo ampi di discrezionalità nella disciplina di strutture che svolgono compiti così delicati,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se non ritengano opportuno confrontarsi con i rappresentanti delle Associazioni di categoria rappresentative degli operatori impegnati nel campo dell’accoglienza dei minori, per una op-portuna fase di ascolto circa i reali bisogni del settore;
2) se non ritengano necessario approfondire le osservazioni e le criticità sollevate in modo da integrare la normativa di riferimento ed evitare che le strutture destinatarie della normativa vadano incontro a gravi e progressive difficoltà a svolgere il proprio ruolo a tutela e soste-gno di tanti ragazzi e ragazze;
3) se non ritengano di dover rivedere la disciplina per integrarla inoltre con la previsione di adeguate garanzie, organi e controlli sulla qualità dei servizi offerti.
Cagliari, 16 marzo 2023