Interrogazione n. 1767/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1767/A

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COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sul procedimento di accreditamento delle strutture socio-assistenziali per minori.

I sottoscritti,

premesso che:

– per l’attuazione della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1988 (Riordino delle funzioni socio-assistenziali)), è stato emanato, con il decreto del Presidente della Regione del 22 luglio 2008, n. 4, il Regolamento di attuazione dell’articolo 43 della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione);
– il regolamento di attuazione, riporta all’articolo 1 (Oggetto e finalità.) “1. Ai sensi dell’artico-lo 43 della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1998 – Riordino delle funzioni socio-assistenziali), il presente regolamento definisce l’organizzazione e il funzionamento delle strutture sociali, le procedure per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento delle strutture residenziali e a ciclo diurno, i criteri per la valutazione della capacità economica dei destinatari, nonché la composizione e il funzionamento degli organismi di consultazione, partecipazione, concertazione e monitoraggio previsti dalla medesima legge”;

viste le deliberazioni della Giunta regionale n. 22/31 del 14 luglio 2022 “Modifiche alla Delibera della Giunta Regionale n. 53/7 del 29.10.2018 recante “Requisiti specifici per le singole tipologie di strutture sociali e disposizioni su autorizzazioni, accreditamento. Linee guida. L.R. 23 dicembre 2005, n. 23 e Decreto del Presidente della Regione n. 4/2008”. Approvata dalla commissione consiliare competente per materia, con l’astensione dei gruppi di opposizione, nella seduta del 07/02/2023″, n. 25/15 del 2 agosto 2022 “Accreditamento provvisorio delle strutture sociali. L.R. n. 23/2005, articoli 40 e 41. Decreto del Presidente della Regione n. 4/2008, art. 39, comma 2, e art. 40, comma 1, lettera a). Approvata dalla commissione consiliare competente per mate-ria, con l’astensione dei gruppi di opposizione, nella seduta del 27/10/2022” e n. 30/77 del 30.09.2022 “Atti propedeutici all’avvio del procedimento di accreditamento delle strutture socia-li. L.R. n. 23/2005, art. 39, Carta dei Servizi. Schema di riferimento per la redazione della Carta dei Servizi. L.R. n. 23/2005, art. 42, e D.P. Reg. n. 4/2008, art. 44, Accordi contrattuali. Accordo contrattuale quadro e schemi di convenzione per singola tipologia di struttura. Per la quale l’assessore ha dato mandato alla Direzione generale delle Politiche Sociali per la trasmissione della stessa e dei relativi allegati alla competente Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e socio-sanitaria, di cui all’art. 23 della L.R. n. 23/2005 e all’art. 48 del D.P. Reg. n. 4/2008 per l’espressione del relativo parere”;

considerato che:

– le delibere riguardano in particolare le diverse strutture residenziali e comunitarie impegnate nel sostegno dei minori, visto il delicato ambito, si è ritenuto di dover avviare il percorso di accreditamento, di certificazione delle risposte offerte sul territorio e di definizione di uno specifico e coerente sistema tariffario;
– sui lavori propedeutici relativi alle delibere, predisposte dalla direzione delle Politiche socia-li dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale si è avviato, in seno alla Consulta delle politiche sociali, un confronto che non ha portato ad orientamenti che si possono considerare compiuti e condivisi tra tutti i diversi soggetti che la compongono;
– associazioni e coordinamenti hanno espresso il dissenso tant’è che, nell’agosto del 2022 è stata inoltrata, via pec, una richiesta di audizione presso la Quinta Commissione del Consiglio regionale per esprimere valutazioni e proposte che scaturiscono dal lavoro quotidiano sul campo di decine di realtà e operatori, audizione che, a fronte di una risposta che anticipava una successiva convocazione, ad oggi non solo risulta ancora evasa, ma le delibere succitate sono state esitate dalla Commissione con parere favorevole della maggioranza;

apprese le criticità segnalate dalle associazioni e dai coordinamenti di settore, che si possono co-sì riassumere: “nelle delibere succitate emerge la scarsa informazione e pressappochismo sui contenuti. Nell’insieme emerge una situazione quanto meno non chiara rispetto all’avvio del per-corso di accreditamento provvisorio, degli standard di riferimento organizzativi, del sistema tariffario che dovrà sostenerlo. Inoltre, non si può nascondere una scarsa conoscenza della procedura da parte dei differenti soggetti che essa dovrebbe coinvolgere ed impegnare, pensiamo ai soggetti gestori ma agli stessi enti locali e ai servizi sociali comunali che pure rappresentano uno snodo fondamentale del percorso. A fronte di queste criticità, i quesiti che vengono posti in proposito spesso ricevono risposte non univoche e scarsamente coerenti, lasciando intravedere margini discutibili di libera interpretazione e discrezionalità del quadro normativo di riferimento.”;

evidenziato che qualora le criticità venissero trascurate, queste strutture rischierebbero concretamente di andare incontro a progressive difficoltà a svolgere il proprio ruolo a tutela e sostegno di tanti ragazzi e ragazze,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se non ritengano necessario ed urgente:

1) organizzare un incontro di approfondimento che, coinvolgendo i differenti attori del percorso, consenta di fare chiarezza circa gli adempimenti e i tempi entro i quali devono essere attuati, sugli standard che devono garantire su tutto il territorio regionale una risposta qualitativamente omogenea ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze ospitati nelle strutture e sul sistema tariffario che coerentemente deve essere applicato;
2) promuovere un momento di confronto capace di coinvolgere i diversi attori protagonisti che, con il contributo fondamentale degli uffici della direzione delle Politiche sociali dell’Assessorato, delle amministrazioni locali e dell’ANCI, dei servizi sociali della Procura per la giustizia minorile, e non da ultimi gli operatori del terzo settore, possa concretamente aiutare a fare dei passi in avanti nella costruzione delle risposte che sempre più sono necessarie per dare un futuro di cittadinanza a tanti ragazzi e ragazze.

Cagliari, 10 marzo 2023

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