Interrogazione n. 1751/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1751/A

SATTA Gian Franco – AGUS – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sui nuovi criteri di accesso alla Misura “Agricoltura biologica” del Programma di sviluppo rurale 2023/2027 e sulle tempistiche previste per i relativi bandi.

***************

I sottoscritti,

premesso che:

– in data 21 giugno 2022 la Conferenza Stato-regioni ha dato il via libera definitivo alla ripar-tizione delle risorse del secondo pilastro della PAC a seguito dell’accordo tra regioni e Mipaaf, promosso dalla Commissione politiche agricole;
– tale accordo riguarda il nuovo periodo di programmazione PAC (PSR) 2023/2027 entrato in vigore dal 1° gennaio 2023 per una durata di 5 anni, in quanto gli anni 2021 e 2022 sono stati considerati di “transizione” con l’utilizzo, in prevalenza, dei criteri storici previsti dalla precedente programmazione;

considerato che:

– la misura sull’Agricoltura biologica del Programma di sviluppo rurale affronta la sostenibilità delle attività agricole in modo globale dal punto di vista dell’uso delle risorse naturali e pro-duce effetti favorevoli alla biodiversità, all’acqua e al suolo. La gestione degli allevamenti biologici in maniera estensiva, con prevalente alimentazione al pascolo, contribuisce al mi-glioramento e alla conservazione della struttura del suolo con effetti positivi sulla capacità di accumulo del carbonio atmosferico e sulla resilienza ai cambiamenti climatici. La super-ficie regionale totale sotto impegno, ad oggi, è di circa 125.000 ettari, pari al 12,7 per cento della superficie nazionale, dato che colloca la Sardegna al settimo posto tra le regioni italia-ne. Gli agricoltori che cessano gli impegni assunti con la programmazione 2014/2022 al 14 maggio 2023, invece, sono circa 600. Gli stessi possono assumere nuovi impegni per anno solare a valere sull’intervento, senza che vi sia un’interruzione. Complessivamente sono circa 2.300 le aziende interessate a pratiche e metodi di produzione biologica di conversione e mantenimento;

– nella nuova programmazione, al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica – nel Piano strategico nazionale di attuazione della PAC 2023-2027 e dal Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Sardegna, l’intervento “Agricoltura biologica” prevede un pagamento annuale per ettaro di SAU a favore degli agricoltori o delle associa-zioni di agricoltori che si impegnano volontariamente a convertire e a mantenere le superfici coltivate ad agricoltura biologica ai sensi del regolamento (UE) 2018/848 e dei relativi regolamenti attuativi, mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi dei processi produttivi collegati al rispetto del metodo di agricoltura biologica;

– ad oggi, non essendo ancora stato pubblicato il bando per l’annualità 2023, non è dato sape-re quali siano le intenzioni dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale in merito alla possibilità di garantire l’accesso alla misura da parte delle aziende che intendano convertire o mantenere le superfici coltivate ad agricoltura biologica;

appurato che:

– non esiste un prezzo fisso stabilito per legge, o un tetto massimo che l’agricoltore biologico deve pagare per l’ottenimento della certificazione biologica;
– la normativa europea stabilisce che l’operatore biologico debba pagare all’ente certificatore “una ragionevole tassa a titolo di contributo alle spese di controllo”;

ritenuto che:

– sia opportuno incrementare le superfici coltivate con agricoltura biologica ed incentivare le imprese ad aderire al Programma in modo da avere maggiori opportunità di sviluppo, sfruttare le migliori condizioni di mercato e allo stesso tempo operare con maggiore riguardo ver-so l’ambiente e la sostenibilità;

– sia doveroso valutare le gravi difficoltà riscontrate dagli operatori con la misura 3.1 “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità” del precedente PSR, dovute esclusivamente al reperimento di almeno tre preventivi confrontabili da altrettanti OdC;

– sia conveniente adottare un prezzario per la certificazione biologica che tenga conto della media delle tariffe stabilite ed approvate dal tariffario di Accredia, quale ente unico nazionale di accreditamento, semplificando il lavoro ad aziende ed organismi di certificazione;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:

1) quali siano i criteri che l’Assessorato intende adottare per garantire e facilitare l’accesso alla misura afferente l’agricoltura biologica;
2) quando è prevista la pubblicazione del bando per l’annualità 2023;
3) se intendono adottare un prezzario per la certificazione biologica che tenga conto della me-dia delle tariffe stabilite ed approvate dal tariffario Accredia.

Cagliari, 23 febbraio 2023

Condividi: