CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 224 – pomeridiana
Martedì 29 novembre 2022
Cagliari 29 novembre 2022 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il dibattito sulla mozione n. 625 (Moriconi e più) riguardante lo stato di attuazione della c.d. “Omnibus 1” del 2021 e l’efficacia degli strumenti adottati dalla Regione per fare fronte alla crisi economica.
Intervenendo sull’ordine dei lavori, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, dopo aver polemizzato per l’assenza di molti consiglieri dei gruppi di maggioranza, ha sollecitato una maggiore presenza in Aula.
Il presidente ha quindi sospeso la seduta, invitando i consiglieri presenti a restare al proprio posto.
Alla ripresa il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, sull’ordine dei lavori, ha chiesto la verifica del numero legale, anche in considerazione del fatto che la seduta in corso si tiene solo perché l’opposizione ha rinunciato alla propria relazione. Inoltre, ha chiesto di verificare il decreto di “azzeramento” della Giunta, un atto con contenuti contrari allo Statuto perché un organo della Regione non può azzerare un altro organo per decreto. Facendo passare questa prassi, ha concluso, si creerebbe un precedente pericoloso. Così come, ha concluso Agus, desta perplessità il conferimento di una delega al capo di gabinetto del presidente della Regione perché, ha spiegato, potrebbero essere stato violato un passaggio della legge Severino.
Sempre per i Progressisti, Laura Caddeo ha denunciato i ritardi della presidenza sulle nomine delle figure di garanzia e chiesto al presidente di riferire in merito.
Il presidente ha assicurato che le nomine saranno fatte a brevissima scadenza.
Il capogruppo sardista Franco Mula, prendendo spunto dall’intervento di Agus, ha ringraziato l’opposizione per il suo contributo, senza il quale non sarebbe stata possibile la discussione odierna della legge. Mula ha poi riconosciuto le responsabilità della maggioranza, ribadendo che le assenze in Aula devono essere sanzionate mentre, sui contenuti del provvedimento in esame, ha invitato la minoranza ad un confronto nel caso dovessero emergere elementi non concordati.
Primo intervento del dibattito, quello del consigliere dei Progressisti Massimo Zedda. In apertura, il consigliere ha sostenuto che i dati citati da Moriconi nella mozione dicono tutto e non sono contestabili, quelli dell’avanzo di 2 miliardi come quelli della mancata spesa, e non possono essere spacciati come buona amministrazione, certificata da una agenzia di rating. Oltretutto, ha proseguito, è stato un grande errore ripianare il disavanzo il tre soli esercizi, perché questa scelta ha pesantemente danneggiato la Regione e lo sviluppo del suo sistema economico. Non basterà sostituire qualche assessore, ha concluso Zedda, il problema è il presidente che sta portando la Sardegna verso gli scogli.
Il capogruppo del M5S Michele Ciusa ha affermato che, in realtà, il dibattito doveva essere svolto alla presenza della vecchia Giunta perché è quella che deve rendere conto dei numeri fortemente negativi fin qui registrati, per incapacità di programmazione, abuso di propaganda, assenza di concretezza. La Omnibus 1 è stata attuata per appena il 40%, ha spiegato, perché la maggioranza ha preferito la dilatazione dei numeri degli staff lasciando inalterati i problemi strutturali dell’amministrazione a cominciare dai vuoti di organico. Ma è vero anche che in questi tre anni molte opportunità sono state sprecate, ha lamentato Ciusa, e con la Omnibus 2 si vuole ripercorrere la stessa strada, replicando i ritardi (a questo punto irrecuperabili) che pesano su molti settori.
Sempre per il M5S, Alessandro Solinas si è soffermato sul concetto di Regione virtuosa oggetto di molti interventi della maggioranza, a suo avviso un risultato apparente fondato sul nulla perché, in realtà, è un risultato negativo sotto ogni profilo, per una Ragione che aveva ed ha enormi problemi economici ed è agli ultimi posti in Italia secondo gli indicatori più importanti. Molte leggi (e questa non fa eccezione), ha aggiunto Solinas, sono arrivate in Aula solo grazie alla disponibilità dell’opposizione, anche se ciò non può nascondere il totale fallimento dell’esperienza di governo di centro-destra. Lo stesso rimpasto aperto da oltre un anno, secondo il consigliere, ha fatto molto male alla Sardegna.
A nome dei Progressisti Maria Laura Orrù ha messo in evidenza che non si può pensare di recuperare in un anno quello che non è stato fatto in tre anni di legislatura. Il giudizio politico negativo sulla Omnibus 1, ha ricordato, è stato espresso bene da Moriconi ma, approfondendo i numeri relativi ai diversi comparti, emergono fatti sempre più preoccupanti, come testimonia l’andamento di settori come agricoltura, sport, Enti locali, programmazione dei fondi europei, c’è perfino la mancata presentazione di un progetto sull’Alzhaimer che vede la Regione unica istituzione inadempiente in Italia. La Orrù ha espresso infine le sue forti perplessa sulla possibilità di spendere le risorse inserite nella legge entro il 31 dicembre. (Af)
Ha quindi preso la parola la consigliera Desire Manca (M5S) che ha fatto gli auguri ai nuovi assessori e consiglieri. «Non vorrei essere nei vostri panni – ha detto la Manca – con un presidente della Regione che rappresenta il nulla. Il Presidente Solinas anche oggi non è presente in aula, stamattina è venuto solo perché doveva presentare la Giunta alla stampa. Toccata e fuga». L’esponente del M5S ha ricordato i numeri: i 10 milioni di euro promessi dal governatore nel 2021 per l’incendio dell’oristanese che non sono stati mai stanziati; i 7 milioni di euro per il rimboschimento e la difesa del territorio anche essi mai stanziati; i 3 milioni per dare sostegno a tutti gli imprenditori agricoli dell’incendio dell’oristanese di cui ci sono solo direttive. Nella storia dell’autonomia sarda mai si era riusciti a non spendere 3 miliardi di euro in tre anni. Un primato.
Daniele Secondo Cocco ( Liberi e Uguali Sardigna – art.1 – Demos- Possibile) ha detto che non manca solo una visione politica, in questa giunta manca la visione. Faccio gli auguri – ha aggiunto – ai nuovi assessori che arrivano a tempo scaduto perché ormai questa legislatura è terminata. Questa mozione che stiamo discutendo è una mozione costruttiva. Sanità, agricoltura, trasporti, lavori, caro energia. Chiedo di mettere mano immediatamente a queste criticità. Si è poi rivolto all’ assessore alla Sanità: “ bisogna intervenire immediatamente per mettere fine alla sperequazione tra territori”.
Ha assunto la Presidenza dell’Aula il vicepresidente Giovanni Antonio Satta
Roberto Li Gioi (M5S) ha ricordato agli assessori che la foto di gruppo fatta stamattina con il presidente Solinas sarà la prima e l’ultima di questa legislatura. Sarete lasciati soli – ha aggiunto – perché il Presidente Solinas non ci mette la faccia. Il vicepresidente Fasolino si dovrà dotare di giubbotto antiproiettile per cercare quelle risposte che il presidente non sa dare. Noi con questa mozione vi abbiamo dato un’ultima ancora di salvezza ma voi non ci ascoltate. L’anno scorso abbiamo approvato l’omnibus a ottobre e sono state spese solo il 40% delle risorse . E quest’anno sarà peggio.
Eugenio Lai (Liberi e Uguali Sardigna – art.1 – Demos- Possibile) dopo aver formulato gli auguri ai nuovi assessori ha auspicato che non siano politicamente come i precedenti. Lai ha affermato che il presidente Solinas si arrampica sugli specchi sulla non spendita delle risorse e intanto oltre 110.000 famiglie sarde sono scese al di sotto della soglia di povertà. Una situazione ingiustificabile in materia di energia, di lavoro, di trasporti, di diritto allo studio, o di sanità. Il presidente del Consiglio regionale dovrebbe chiedere al presidente della regione perché accusa il Consiglio regionale: le responsabilità sono solo del presidente Solinas .
Per Francesco Agus (Progressisti) è ottima l’idea di ragionare su una mozione in cui si analizza il passato per non incorrere negli stessi errori in vista della discussione del provvedimento che l’aula si appresta ad esaminare. Ma perché – ha chiesto Agus – non si riesce a spendere? In un momento di crisi non si possono tenere le risorse imprigionate nei forzieri della Regione. Ci troviamo di fronte a una patologia del sistema? Il problema potrebbe essere la burocrazia regionale. Il 21 giugno – ha ricordato Agus – la maggioranza ha approvato una legge (la L 10) su cui c’erano opinioni divergenti. L’opposizione l’ha definita “poltronificio”, la maggioranza aveva detto che sarebbe servita a migliorare la capacità di spesa. Risultato: avete speso un miliardo in meno. Per Agus uno dei veri problemi di questa maggioranza sono i tempi. Se anche questa volta la finanziaria fosse approvata ad aprile sarebbe impossibile concretizzare la spesa.
Franco Mula (Psd’az) ha fatto un appello: “lavoriamo insieme per capire cosa non sta funzionando”. Per il capogruppo del Psd’az le responsabilità non sono sempre della politica e chi, a livello burocratico non funziona deve essere cambiato. Per Mula l’omnibus deve essere approvato nel più breve tempo possibile a vantaggio a tutte le categorie che vanno in sofferenza.
Gianfranco Ganau (Pd) ha fatto gli auguri ai nuovi assessori . La mozione – ha detto – è un’analisi nell’omnibus del 2021. Una legge arrivata con 9 mesi di ritardo. Voi avete sbagliato sui tempi . i comuni non possono iscrivere a bilancio somme approvate il 30 novembre. Le patologie dell’azione di questa giunta sono state messe in luce dalla Corte dei Conti. Siamo di fronte a responsabilità clamorose che non possono essere scaricate sull’intero Consiglio regionale. Anche quest’anno siamo fuori tempo massimo. Vi invito – ha concluso – a non confondere il nostro senso di responsabilità con la vostra corresponsabilità
L’assessore al bilancio Giuseppe Fasolino ha sottolineato che la burocrazia è un problema italiano. Alla politica spetta di prendere decisioni, programmare e impegnare le risorse. Riconosco alle opposizioni – ha affermato – grande senso di responsabilità, ogni qualvolta noi dovevamo portare un provvedimento per mettere a correre delle risorse abbiamo trovato nell’opposizione disponibilità e dialogo che ci hanno permesso di entrare in aula. I suggerimenti che sono arrivati con questa mozione sono suggerimenti costruttivi. Da questa mozione c’è da prendere l’aspetto propositivo e farne tesoro. Per Fasolino i provvedimenti devono essere più veloci : non possiamo più permettere di approvare variazioni di bilancio a fine novembre o approvare finanziarie con tre mesi di ritardo. Faremo tesoro dei suggerimenti .
Morriconi (PD) ha sostenuto che questa mozione abbia dato notevole contributo al Consiglio regionale e che abbia rappresentato le difficoltà che stiamo vivendo. E’ vero che c’è una burocrazia che frena lo sviluppo del paese, ma le leggi scritte male frenano l’attuazione dei provvedimenti. Noi abbiamo provato ad aiutarvi a scrivere bene le leggi. Svolgere male la funzione legislativa rallenta. La omnibus 2 è scritta male.
Per dichiarazione di voto è intervenuto Massimo Zedda (Progressisti) che ha sottolineato due questioni: la produzione di leggi non realizzabili e i tempi troppo lenti. Per Zedda la patologia è del sistema politico, non del sistema amministrativo. Questo è il vero dramma. La colpa per non aver speso è solo della politica.
Franco Mula (Psd’az), per dichiarazione di voto, ha dichiarato il voto contrario alla mozione da parte di tutto il Psd’Az.
Roberto Deriu (Liberi e Uguali Sardigna – art.1 – Demos- Possibile), invece, voterà a favore e ha suggerito di fare regolamenti per accelerare la spesa. Date mandato – ha detto – alla prima commissione per accelerare la spesa.
Giampiero Comandini (PD) ha espresso voto a favore e ha detto che la favola che le colpe sono della burocrazia non regge più. La mozione è una presa di responsabilità in capo alla maggioranza che ha gli strumenti per far cambiare le cose. Per Comandini l’aspetto politico più negativo oggi è il NO della maggioranza alla nostra mozione. Il sì sarebbe stato un vero impegno politico. Invecela maggioranza vuole sottrarsi ai nostri suggerimenti .
Stefano Tunis (Misto)ha ringraziato il collega Moriconi perché alcuni contenuti della mozione sono buoni. Tunis ha proposto di trasformare il dispositivo in un ordine del giorno da approvare dopo l’omnibus
L’Assessore Fasolino ha detto di essere favorevole sulla proposta dell’on. Tunis e ha specificato che non ha mai affermato che la responsabilità è degli uffici. Quando parlo di burocrazia – ha detto – parlo di alcune norme di carattere nazionale che non aiutano la spendita delle risorse.
Per Salvatore Corrias (PD) questa mozione è una sollecitazione utile affinchè si spendano le risorse a disposizione.
Alessandro Solinas (M5S) ha annunciato il voto favorevole del gruppo movimento 5 stelle a questa mozione . Le vittime sono i cittadini – ha affermato – le responsabilità sono della maggioranza , è inutile dare le colpe alla burocrazia.
La mozione, messa in votazione con sistema elettronico, è stata bocciata (presenti 49, votanti 47, sì 19, no 28, 2 astenuti). (R.R)
L’Aula è quindi passata all’esame del secondo punto all’ordine del giorno: il documento n.46 della Giunta regionale “Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio 2021. Art. 68 del decreto legislativo n. 118 del 2011”.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha chiesto lumi su tempi e modalità della discussione: «Abbiamo preso degli accordi per procedere spediti – ha detto – se l’intenzione è questa bene, ora discutiamo il bilancio consolidato occorre avere tempi certi per l’esame del documento n.360 (Norme per il sostegno e il rilancio dell’econo-mia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio)»
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha rassicurato la minoranza. «Abbiamo preso un impegno. E’ nostra intenzione votare subito il bilancio consolidato, poi si può rinviare a domani la discussione del 360. Non voteremo emendamenti non concordati».
Per Piero Comandini (Pd) prima di iniziare la discussione sarebbe opportuno convocare una Conferenza dei capigruppo. «Siamo stati responsabili fino ad ora – ha detto l’esponente del Partito democratico – c’è un testo uscito dalla Commissione, non vorrei che domani saltassero fuori altri emendamenti della Giunta. In questo caso non sarebbe più un patto tra gentiluomini».
Proposta condivisa da Massimo Zedda (Progressisti): « Dopo il consolidato si faccia Conferenza capigruppo. Domani abbiamo 24 ore per approvare l’ultima variazione di bilancio entro novembre. Si dia il tempo all’opposizione di discutere e non si presentino emendamenti che snaturano il testo».
Il presidente Pais ha quindi messo in discussione il bilancio consolidato dando la parola al relatore di maggioranza, il presidente della Terza Commissione Stefano Schirru (Psd’Az) che ha illustrato il provvedimento riferito all’esercizio 2021: «Il bilancio consolidato va approvato entro il 30 novembre – ha detto Schirru – la Giunta lo ha trasmesso al Consiglio il 14 novembre, la Commissione lo ha licenziato tre giorni dopo». Schirru ha quindi elencato i numeri: «Il risultato di esercizio è positivo per 1 miliardo e 337 milioni, mentre il patrimonio netto è di 3,437 miliardi. Il provvedimento segna un miglioramento rispetto allo scorso anno».
Per il relatore di minoranza Alessandro Solinas (M5S), il provvedimento offre una “visione plastica” sulla situazione della Regione. «Sono pochi i dati positivi – ha detto Solinas – per il resto è la dimostrazione che la Regione con i suoi bracci operativi non riesce a spendere per migliorare i servizi. Il bilancio consolidato ci fa capire che l’azione della Regione non può svolgersi a compartimenti stagni».
Secondo Massimo Zedda (Progressisti): «Finalmente le società partecipate dalla Regione hanno trasmesso in tempo i loro bilanci – ha detto Zedda – sono arrivati i documenti di Abbanoa e Arst. Ci sono centinaia di milioni non spesi per progetti strategici. E’ necessario fare subito qualcosa». Messo in votazione, il bilancio consolidato è stato approvato per alzata di mano.
Il presidente Pais ha quindi sospeso la seduta e convocato una Conferenza dei Capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il presidente del Consiglio ha comunicato all’Aula l’esito della riunione: «Non si è riusciti a trovare un accordo condiviso quindi non rimane altro che rinviare i lavori a domani». Il presidente ha quindi dichiarato chiusa la seduta. I lavori riprenderanno domani mattina alle 10. Alla stessa ora scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti alla legge Omnibus. (Psp)