CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1673/A
LAI – COCCO – CADDEO – ORRÙ, con richiesta di risposta scritta, sull’emergenza sanitaria in atto nel Comune di Serramanna per l’assenza di medici di medicina generale e sulle sedi vacanti in numerosi comuni della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la figura del medico di medicina generale, introdotta dall’articolo 25 della legge n. 833 del 23 dicembre 1978 istitutiva del Servizio sanitario nazionale, svolge la sua attività di cura e assistenza sui territorio, in ambito extra ospedaliero e in forma convenzionata con il Servizio sanitario regionale;
– una delle principali tipologie di medico di medicina generale è il medico di famiglia o “medico di assistenza primaria”, di scelta fiduciaria da parte del cittadino, che fornisce assistenza di primo livello nel proprio studio medico, al domicilio dell’assistito, nelle strutture residenziali (RSA, case di riposo, ospedali di comunità);
tenuto conto che:
– è compito delle aziende sanitarie valutare gli ambiti territoriali carenti, sulla base delle variazioni demografiche e dell’organizzazione territoriale, mentre la formazione specifica in medicina generale è organizzata dalle regioni;
– la copertura degli ambiti territoriali con un numero sufficiente di medici convenzionati per l’assistenza primaria, è fondamentale per una corretta gestione del territorio e il relativo diritto alla salute dei cittadini;
dato atto che:
– sono sempre più numerosi i comuni rimasti senza medico di medicina generale, soprattutto nei piccoli centri e per territori sempre più estesi, che restano sprovvisti dei medici di famiglia anche per semplici prescrizioni di farmaci o prestazioni;
– l’ultimo caso limite, recentissimo, riguarda gli abitanti di Serramanna, dove migliaia di cittadini sono senza il medico di famiglia da mesi e non possono più contare su alcuna forma di assistenza sanitaria di base;
– la grave situazione sanitaria che si è creata anche nel centro del Medio Campidano, in cui tre medici di famiglia sono andati via nel giro di pochi mesi e a tutt’oggi non sono stati sostituiti, è causa di pesanti disagi soprattutto per le persone più fragili;
– tale contesto accresce i problemi della sanità territoriale che priva queste comunità dell’assistenza sanitaria più elementare, costringendo la popolazione ad una vera e propria odissea per una qualsiasi visita o un semplice esame, e non può essere sufficiente l’alternarsi delle guardie mediche oltre l’orario di lavoro per garantire un minimo servizio;
ritenuto che stante l’inadeguatezza della programmazione della Giunta regionale a colmare le gravi carenze presenti e future nell’assistenza territoriale, è indifferibile intervenire con la massima urgenza per sanare la situazione e garantire il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, dei cittadini di Serramanna, tra cui molti sono anziani, uomini e donne con patologie importanti ai quali è negato all’occorrenza il confronto immediato col proprio medico, spesso causa di peggioramenti repentini della propria condizione,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se e in che modo intendano porre rimedio alla problematica su esposta;
2) se non reputino opportuno intervenire con la massima celerità affinché si ripristinino rapidamente i livelli minimi di assistenza sanitaria di base nel comune di Serramanna e in tutti i centri ancora privi del medico di base, nell’interesse generale della popolazione che reclama il diritto essenziale alla salute;
3) se non reputino altresì opportuno, vista l’eccezionalità del momento, attivare procedure straordinarie che permettano ai cittadini dei comuni senza medico di medicina generale la scelta di un medico del circondario all’interno della propria azienda sanitaria territoriale, anche in deroga al massimale di assistiti.
Cagliari, 10 novembre 2022