Il trasferimento del presidio ospedaliero “Antonio Cao, dall’azienda socio sanitaria n. 8 di Cagliari all’azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione, Brotzu, previsto dalla proposta di legge n. 348 (Agus e più) è stato al centro dei lavori della commissione sanità, presieduta da Nico Mundula (FDI), con le audizioni dell’assessore Mario Nieddu, del direttore generale dell’Asl 8, Marcello Tidore e dei vertici dell’azienda ospedaliera Brotzu.
In particolare si sono approfonditi gli aspetti inerenti le criticità dell’oncoematologia pediatrica che, stando a quanto hanno denunciato alcuni genitori di bimbi in cura al Microcitemico, si sono manifestate, in tutta la loro gravità, all’indomani dello scorporo dal Brotzu delle suddette strutture, per effetto dell’entrata in vigore delle legge regionale che ha riformato le Asl. Il direttore della Asl 8, dopo aver illustrato le importanti attività del presidio “A.Cao”, ha informato la commissione dell’assunzione di provvedimenti disciplinari per i ritardi nella refertazione delle Tac (era stata questa una delle segnalazioni dei pazienti) ed ha evidenziato come, il personale in servizio al Microcitemico, abbia manifestato la volontà di restare incardinato nell’Asl 8, così come certificato dai documenti delle rappresentanze sindacali. Nella sostanza il dottor Tidore ha dichiarato il proprio favore per il mantenimento dell’ospedale Microcitemico in capo all’asl da lui diretta, come stabilito dal Consiglio regionale, con l’approvazione della legge n. 24/2020 che riforma il sistema sanitario regionale.
«Non vedo criticità nel mantenimento del presidio ospedaliero “A.Cao” nella Asl 8», ha affermato l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, che con riferimento al reparto di oncoematologia pediatrica non ha negato il verificarsi, anche nel recente passato, di possibili disagi o disservizi, riconducendoli però ad uno stallo temporaneo, legato ad una complessiva riorganizzazione delle strutture.
Dopo una sottolineatura critica da parte del consigliere Nanni Lancioni (Psd’Az) riguardo l’opportunità della partecipazione anche dei direttori amministrativo e sanitario dell’azienda Brotzu, all’audizione della direttrice generale, Agnese Foddis, anche i vertici dell’azienda ospedaliera cagliaritana hanno offerto chiarimenti e valutazioni utili, per una compiuta analisi della situazione. In sostanza, la dottoressa Foddis, unitamente a Ennio Filigheddu (direttore amministrativo) e Raimondo Pinna (direttore sanitario), hanno rimarcato la piena collaborazione con i reparti della pediatria del Microcitemico, evidenziando la carenza di anestesisti pediatri («a tempo pieno ne contiamo soltanto uno») ed affermando (sollecitati anche degli interventi di numerosi consiglieri della maggioranza e dell’opposizione) che l’erogazione delle prestazioni ai piccoli pazienti non muterebbe da un eventuale ritorno al Brotzu del Microcitemico. «Si aggiunga – hanno concluso i vertici dell’azienda ospedaliera – che la presa in carico del presidio “A.Cao” comporterebbe un appesantimento organizzativo e logistico, al momento, non sostenibile».