Interrogazione n. 1653/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1653/A

SATTA Gian Franco – AGUS – LOI – PIU – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sulla penalizzazione delle varie sedi sarde nel piano dei fabbisogni di personale predisposto dalla direzione generale dell’INPS.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) n. 54 del 21 aprile 2021 è stato approvato il “Piano triennale dei fabbisogni di personale 2021-2023”;
– il Piano è stato elaborato con l’obiettivo di portare la consistenza del personale in linea con l’assolvimento dei numerosi e complessi compiti istituzionali propri dell’INPS;

appurato che con riferimento al piano dei fabbisogni di personale che la direzione generale dell’INPS ha recentemente predisposto per le varie sedi e aggiornato a settembre 2022, per l’intera Regione Sardegna vengono individuate quale vuoto di organico solo n. 41 unità, su un totale nazionale pari a 4.694;

tenuto conto che il predetto fabbisogno appare del tutto insufficiente sia in termini di comparazione con le altre regioni, dove territori con popolazioni ben inferiori risultano essere bisognevoli di risorse umane in quantità nettamente superiori a quelle individuate per la Sardegna, sia in relazione al reale stato di funzionamento delle varie sedi locali;

considerato che:
– il livello di produttività degli uffici isolani risulta essere già molto basso proprio per carenza di personale, andando ad inficiare la qualità dei servizi offerti ai cittadini tanto che, il caso Sardegna, è diventato un esempio negativo su scala nazionale;
– nel documento in argomento alcune sedi vengono drammaticamente sottodimensionate, come le direzioni provinciali di Cagliari e Sassari, mentre altre vengono addirittura completamente trascurate, quali Carbonia, Senorbì, Lanusei, Macomer, Siniscola, Sorgono, Ghilarza, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania, dove non si prevede alcuna integrazione di personale; soprattutto per le sedi periferiche, una sottostima del fabbisogno di personale rischia seriamente di pregiudicare la sopravvivenza delle stesse, con la spiacevole conseguenza di deprivare ancora una volta di uffici e servizi pubblici quelle aree marginali che quotidianamente lottano contro l’isolamento e lo spopolamento;

ritenuto che sia opportuno richiedere al Presidente della Regione dei chiarimenti e un impegno nel merito;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se sia al corrente della situazione riportata;
2) se non ritenga opportuno coinvolgere, data la portata nazionale della questione, anche le forze parlamentari rappresentanti la Sardegna;
3) quali misure intenda attivare per sostenere un doveroso riequilibro nella rilevazione dei fabbisogni di personale nelle varie sedi sarde, anche in un’ottica comparata con il resto delle regioni e tenendo conto della necessità di preservare la capillarità territoriale degli uffici.

Cagliari, 21 ottobre 2022

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