Interrogazione n. 1646/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1646/A

(Pervenuta risposta scritta in data 22/03/2023)

LAI – COCCO – CADDEO – ORRÙ, con richiesta di risposta scritta, sull’attuazione dei processi di transito al comparto Regione del personale in servizio presso l’ARPAS Sardegna.

***************

I sottoscritti,

premesso che:
– con la legge regionale 22 novembre 2021, n. 17, recante “Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale”, i dipendenti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS) sono inseriti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale;
– la norma ha come obiettivo quello di includere l’Agenzia regionale nel comparto unico di contrattazione, comprendente le altre amministrazioni integrate nel sistema Regione così come previsto dall’articolo 58 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione);
– prevede, altresì, che “I dipendenti sono inquadrati nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale a seguito di apposito accordo di confluenza stipulato tra il Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione autonoma della Sardegna (CoRaN) e le organizzazioni sindacali in rappresentanza del personale dirigente e non dirigente dell’Agenzia”;

rilevato che:
– la legge regionale 18 maggio 2006, n. 6 (Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS)), istitutiva dell’Agenzia, prevedeva infatti che al personale dipendente, dirigente e non, si applicasse il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) dell’Area sanità, che sul piano operativo ha originato numerosi problemi rispetto alle esigenze, alla tipologia e alla specificità dei compiti svolti dall’Agenzia, ente profondamente diverso, per la natura stessa delle sue attribuzioni, dagli enti del Servizio sanitario nazionale;
– è stato rimarcato più volte nelle varie sedi istituzionali l’inadeguatezza di questo CCNL, ritenendo più appropriato il CCNL applicato nelle regioni e nelle autonomie locali, anche in considerazione della vocazione territoriale regionale tipica delle agenzie stesse;
– se poteva avere un senso applicare il CCNL sanità nella fase di avvio dell’ARPAS, al fine di garantirne l’immediata operatività, alla lunga l’esperienza ultradecennale delle agenzie ha mostrato come questo contratto e i suoi istituti presentino innumerevoli criticità rispetto alla gestione e allo sviluppo professionale delle risorse umane e ai compiti svolti in campo ambientale;
– nel contesto del sistema Regione varato con la legge regionale 25 novembre 2014, n. 24 (Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione), l’ARPAS rimane l’unico ente al di fuori del comparto unico di contrattazione e al di là delle difficoltà operative sopraccennate, ciò determina sostanziali differenze di trattamento, sia sotto l’aspetto giuridico che sotto il profilo economico, rispetto agli altri dipendenti del comparto regionale;
– inoltre, la collocazione dei suoi dipendenti all’interno del ruolo unico regionale favorirebbe una razionalizzazione che, prendendo le mosse dalla mobilità del personale all’interno dello stesso sistema Regione, consentirebbe all’Agenzia di far fronte alle attuali gravi carenze d’organico, senza maggiori oneri a carico della finanza regionale;

dato atto che:
– con la deliberazione n. 17/58 del 19.05.2022, avente ad oggetto “Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS). Indirizzi al CoRaN ai sensi dell’articolo 63 della legge regionale n. 31 del 1998 per l’attuazione dell’articolo 5, comma 15, della legge regionale n. 17 del 2021”, la Giunta regionale ha fissato gli indirizzi al CoRaN per l’avvio delle suddette fasi negoziali, così da addivenire in tempi brevi alla sottoscrizione dell’apposito accordo di confluenza per:
a) stabilire il nuovo inquadramento del personale dell’Agenzia nell’ambito dei Contratti collettivi regionali di lavoro (CCRL) nelle categorie e nei livelli retributivi corrispondenti alla professionalità posseduta al momento del passaggio nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale, con la salvaguardia della retribuzione individuale di anzianità maturata e degli assegni personali in godimento;
b) prevedere l’ingresso del personale dirigente dell’Agenzia all’interno dell’autonoma e separata area di contrattazione del comparto unico di cui al CCRL ai sensi del comma 4, dell’art. 58, della legge regionale n. 31 del 1998;
c) assicurare l’eventuale conservazione della previdenza integrativa nella misura già applicata al personale dell’Agenzia in base al CCNL di riferimento, ferma restando l’applicazione dell’articolo 5, comma 8, della legge regionale n. 17 del 2021, ovvero definire le modalità di passaggio ad altro fondo o scelta di un sistema alternativo che salvaguardi le somme già accantonate dai lavoratori a tale titolo;
d) portare a termine, compatibilmente con la tempistica contrattuale, l’accordo per il passaggio dei lavoratori dell’Agenzia nel termine necessario per permettere allo stesso personale di partecipare alle prossime elezioni per le rappresentanze sindacali unitarie;
e) assicurare il transito del personale dell’Agenzia facendo ricorso alle risorse concernenti il trattamento retributivo fisso ed accessorio già a disposizione dell’Agenzia in attuazione del CCNL Sanità nonché mediante l’utilizzo dell’incremento del contributo annuale di funzionamento, disposto dalla legge regionale n. 17 del 2021, pari a euro 1.600.000;

considerato che nonostante le diverse richieste, i solleciti e le minacce di mobilitazione da parte delle rappresentanze sindacali, ad oggi si registra un assoluto immobilismo delle trattative per il transito dei dipendenti dell’Agenzia al comparto Regione;

ritenuto che, in attuazione dell’articolo 58 e seguenti della legge regionale n. 31 del 1998 e di quanto previsto nell’articolo 5, comma 15, della legge regionale n. 17 del 2021, è improcrastinabile l’avvio delle fasi negoziali per il transito del personale dell’ARPAS nel comparto unico del CCRL, anche alla luce del mandato assegnato al CoRaN con la citata deliberazione n. 17/58 del 19 maggio 2022;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) quali siano le cause dello stallo rispetto all’apertura delle trattative per il transito dei dipendenti dell’Agenzia ARPAS nel comparto unico del CCRL;
3) se, in ordine all’apertura delle fasi negoziali per il transito del personale dell’ARPAS nel comparto unico del CCRL, non ritengano opportuno esercitare con la massima sollecitudine le relative prerogative;
4) se abbiano già avuto da parte del CoRaN notizie in merito alle attuali tempistiche su una nuova rimodulazione del transito, con date certe e precise da rispettare e quali provvedimenti intendano adottare in merito con urgenza.

Cagliari, 18 ottobre 2022

Condividi: