CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1635/A
SATTA Gian Franco, con richiesta di risposta scritta, sulle recenti modifiche ai massimali del carico assistenziale dei medici di Medicina generale e dei medici in formazione di Medicina generale nel territorio della ASL di Sassari.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– nelle scorse settimane, a seguito delle indicazioni date dal Comitato della Medicina generale, è stata operata una riduzione del carico assistenziale per i medici in formazione di Medicina generale la cui soglia è passata da 1.500 a 1.000 pazienti;
– contestualmente la Direzione generale della ASL di Sassari ha chiesto all’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale l’autorizzazione all’apertura dei massimali per i medici di Medicina generale che ne davano disponibilità , portando la soglia massima di assistiti da 1.500 a 1.800 pazienti;
considerato che:
– dalle dichiarazioni rese a mezzo stampa nei giorni scorsi risulta che l’Assessorato abbia accordato tale apertura per il territorio della ASL di Sassari, così come già avvenuto per altre aree sanitarie della Sardegna;
– in attuazione di tali disposizioni, gli uffici SAU possono procedere alla riduzione dei pazienti dei medici in formazione di Medicina generale provvedendo alla cancellazione immediata dei pazienti eccedenti il numero di 1.000, procedendo in ordine cronologico partendo dall’ultimo iscritto a ritroso, comprese anche le scelte fuori ambito e i ricongiungimenti familiari, iscrivendo tali pazienti rimasti senza assistenza presso gli elenchi dei medici di Medicina generale che hanno fornito disponibilità all’apertura dei loro massimali fino a 1.800 pazienti, ferma restando la libera scelta del cittadino che sulla base dei nominativi proposti indicherà il medico di sua preferenza;
preso atto che:
– tale procedura, in considerazione che non tutti i medici di Medicina generale hanno aderito all’apertura del proprio massimale, arrecherà inevitabilmente delle problematiche nella scelta del medico in prossimità dei luoghi di residenza o dimora;
– la cancellazione automatica dei pazienti dagli elenchi dei medici in formazione di Medicina generale secondo un elenco cronologico delle iscrizioni e senza tenere conto dei ricongiungimenti familiari o delle scelte fuori ambito, queste ultime spesso legate a motivi di lavoro o di studio fuori sede, comporterà ulteriori disagi alle famiglie che potrebbero trovarsi ad essere assistite da diversi medici, oltre al possibile rischio di dover effettuare una scelta del medico di Medicina generale lontano dal luogo di residenza o dimora;
appurato che ad oggi, risulta che molti medici di Medicina generale abbiano rifiutato l’apertura dei propri massimali perché impossibilitati ad assistere un numero così elevato di pazienti, soprattutto in piccoli centri dove il medico di Medicina generale è solo uno e spesso gravato da un elevato numero di assistiti anziani e con diverse patologie;
ritenuto che:
– nell’attuale contesto, dove uno dei problemi principali della sanità pubblica è legato proprio alla mancanza o insufficienza di medici di Medicina generale che spesso si trovano ad assistere anche pazienti di giovane età per l’assenza di Pediatri nei propri territori;
– la figura del medico di Medicina generale sia fondamentale nell’assistenza delle famiglie e delle persone più anziane in prossimità dei luoghi di residenza dove sempre più di frequente vengono meno anche i servizi di Guardia medica;
– la possibilità di apertura dei massimali, su base volontaria, per i medici di Medicina generale non possa essere affiancata da una riduzione drastica del numero di assistiti in capo ai medici in formazione di Medicina generale;
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza dei fatti descritti;
2) se non ritengano doveroso, data l’attuale situazione nei territori dove spesso i problemi sanitari sono legati proprio all’insufficienza di medici di Medicina generale, rivedere il taglio da 1.500 a 1.000 assistiti per i medici in formazione di Medicina generale e magari prevedere un taglio graduale monitorando, al contempo, le disponibilità espresse dai medici di medicina generale e le relative iscrizioni dei pazienti;
3) se non ritengano necessario modificare le modalità di cancellazione dei pazienti in eccesso assistiti dai medici in formazione di Medicina generale garantendo maggiore riguardo alle categorie fragili, ai ricongiungimenti familiari e alle scelte fuori ambito legate a motivi di lavoro o studio.
Cagliari, 7 ottobre 2022