La commissione Ambiente, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana sulla campagna antincendi dell’anno in corso.
Nel suo intervento Deiana ha lamentanto in primo luogo i ritardi nell’avvio della campagna e, soprattutto la mancata consultazione delle comunità locali, che costituiscono una componente essenziale del sistema regionale di prevenzione e contrasto degli incendi. La consultazione con le realtà locali, ha sottolineato, deve essere fatta “prima” della campagna, possibilmente in autunno o al massimo in primavera, in modo da poter correggere in tempo eventuali criticità. Soprattutto quest’anno, ha concluso, nel quale i Comuni sono stati costretti ad operare in un quadro di crescenti difficoltà finanziarie per l’aumento della “bolletta energetica”.
Prendendo spunto dal gravissimo incendio che l’anno scorso ha colpito l’area del Montiferru, il presidente di Anci Sardegna ha poi proposto una nuova legge regionale sulle “Terre incolte”, facendo riferimento alla normativa quadro nazionale, ad alcune esperienze regionali positive come quella della Toscana e ad un progetto dell’Anci nazionale rivolto agli amministratori locali. Oltre ad una nuova legge, ha precisato Deiana, la Sardegna potrebbe istituire un fondo per consentire ai Comuni di anticipare le somme necessarie alla pulizia di molti terreni privati, abbandonati anche perché riconducibili a proprietà molto frammentate per questioni ereditarie, senza più legami reali con i territori.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Francesco Agus dei Progressisti, Francesco Mura di Fdi, Carla Cuccu di Idea Sardegna, Maria Laura Orrù di “Possibile” e Roberto Li Gioi del M5S.
(Af)