Manifestazioni di interesse turistico: sei cartelloni tematici per il prossimo triennio.
Centri di assistenza agricola: allo studio una norma per favorire la semplificazione dei procedimenti sugli aiuti regionali.
Cagliari, 21 giugno 2022 – Via libera da parte della Commissione “Attività Produttive” ai nuovi criteri sull’accesso ai contributi per progetti, iniziative e manifestazioni di grande interesse turistico. Il parlamentino presieduto da Piero Maieli (Psd’Az), con l’astensione dei consiglieri d’opposizione, ha espresso parere positivo alla proposta contenuta nella delibera n.18/82 del 10 giugno scorso integrata dalle osservazioni e dai suggerimenti presentati dai consiglieri. «Mettiamo a disposizione 10,5 milioni di euro per il 2022 – ha annunciato l’assessore al Turismo Gianni Chessa – le risorse saranno equamente distribuite tra grandi eventi sportivi e cultura. La nostra priorità è portare turisti in Sardegna e promuovere l’immagine dell’Isola nel mondo». Nel dettaglio i fondi saranno così distribuiti: 4,2 milioni per i grandi eventi sportivi (mondiali, europei, campionati nazionali); 2,5 milioni per le grandi manifestazioni della tradizione identitaria; 1,7 per gli eventi folkloristici; 400mila euro per gli spettacoli e la cultura; 750mila per il turismo esperienziale; 500 mila per le manifestazioni del turismo “Mice” (Meetings, Incentives, Conferences, Events) e Wedding. «Puntiamo con decisione sugli eventi sportivi – ha rimarcato Chessa – manifestazioni che hanno una grande forza attrattiva. Lo dimostra la ripartenza del turismo dopo la pandemia».
AGRICOLTURA
Nella seduta odierna, la commissione si è occupata anche di agricoltura con l’audizione dell’assessora Gabriella Murgia che ha illustrato il contenuto del Disegno di Legge di modifica della legge regionale n.8 del 2022 sugli aiuti alle associazioni degli allevatori della Sardegna. «Con le variazioni introdotte – ha spiegato l’assessora – la norma potrà avere copertura finanziaria per il prossimo triennio». La proposta ha ottenuto il parere favorevole della Commissione.
Si è poi affrontato il tema dei Centri di assistenza agricola che la Regione vorrebbe coinvolgere per il disbrigo di alcune pratiche inerenti gli aiuti in agricoltura di competenza regionale: «Contrariamente a quanto avviene per i premi europei, per i quali la Sardegna viaggia a pieno ritmo nella spendita delle risorse – ha spiegato Murgia – per quelli di competenza regionale (indennizzi per siccità e blue tongue) siamo in forte ritardo. Lo sforzo fatto da Giunta e consiglio per reperire risorse è vanificato dalla lentezza nell’erogazione delle risorse. Per questo vorremmo coinvolgere i CAA ma per farlo serve una norma che permetta ai centri di assistenza agricola di poter operare nel pieno rispetto della legge».
All’audizione è intervenuto il direttore di Coldiretti Luca Saba che ha ribadito la disponibilità della sua associazione ad assistere l’assessorato nel disbrigo di alcune pratiche. «Noi già lo facciamo per altre cose – ha detto Saba – siamo pronti a farlo anche per le pratiche sugli aiuti regionali. Dobbiamo però essere messi nelle condizioni di farlo. Vedo però che ci sono dubbi da parte di Laore. Se così è, ci rimettiamo alla finestra. Chiediamo però di far presto, altrimenti siamo pronti a mobilitare la categoria». Il riferimento di Saba è alla recentissima nota di Laore con la quale si avanzavano dubbi su eventuali incompatibilità a svolgere funzioni pubbliche da parte dei dipendenti dei CAA. Posizione in parte ridimensionata dal commissario di Laore Mimmo Solina che ha auspicato una soluzione positiva rimarcando, anche lui, la necessità dell’approvazione di una norma in materia. Al termine dell’audizione il presidente Maieli ha presentato una richiesta formale alla Giunta perché venga presentata al più presto una proposta normativa: «Occorre fare presto – ha detto Maieli – gli agricoltori non possono aspettare in eterno l’erogazione delle risorse regionali». Maieli infine ha ribadito l’invito a tutte le associazioni di categoria a presentare proposte operative per accelerare e semplificare i procedimenti sugli aiuti regionali.
Vernaccia
Nella seduta pomeridiana, invece, la Commissione ha sentito i rappresentanti le associazioni agricole Emanuele Spanò (direttore Coldiretti Oristano), Maurizio Onorato (direttore regionale di Confagricoltura), Pietro Tandeddu (direttore regionale Copagri) e Francesco Erbi (presidente di Cia) sulla proposta di legge per la valorizzazione del vitigno Vernaccia di Oristano.
Tutti hanno espresso un giudizio positivo chiedendo però alcune integrazioni. In particolare, Pietro Tandeddu (Copagri) ha evidenziato la necessità di allargare il progetto di tutela e valorizzazione ad altri vini da dessert o da meditazione come il Nasco, il Moscato e la Malvasia.
Il consigliere Francesco Mura (FdI) primo firmatario della proposta di legge ha chiarito l’obiettivo della sua iniziativa consiliare: «La priorità è salvare dall’estinzione un vitigno che in questi anni ha raggiunto livelli qualitativi altissimi ma che sta continuando a perdere importanti quote di produzione – ha detto Mura – siamo disponibili ad accogliere suggerimenti per contemplare altri vini senza però dimenticare l’obiettivo principale: evitare la fine di un vitigno storico, tesoro della produzione vitivinicola della Bassa Valle del Tirso».