Mozione n. 575

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 575

LAI – COCCO – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulle ingenti risolte stanziante dal PNRR e dal Ministero della salute non ancora programmate o spese dalla Regione.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– nella fase di gestione dell’emergenza Covid-19, relativo al biennio 2020-2021, la maggior parte delle risorse umane e finanziarie regionali e nazionali sono state impiegate per affrontare l’emergenza sanitaria a discapito delle prestazioni non urgenti, e quindi procrastinabili;
– in particolar negli ultimi anni abbiamo assistito ad un depotenziamento di tanti servizi sanitari, con un preoccupante allungamento delle liste di attesa per esami, visite e intervento specialistici o, ancora peggio, all’annullamento delle stesse;
– per recuperare questa fase di sofferenza della sanità pubblica, pressoché comune a tutte le regioni, con diversi provvedimenti il Governo e il Ministero della salute hanno messo a disposizione delle regioni risorse aggiuntive sia per fronteggiare lo stato di emergenza e riportare i livelli di assistenza sanitaria agli standard pre-pandemia e sia per potenziare l’intero sistema sanitario;
– nonostante alla Sardegna siano state messe a disposizione ingenti risorse finanziarie destinate al comparto sanitario, questi fondi sono stati programmati/utilizzati solo in parte per migliorare le prestazioni e i servizi destinate ai sardi, mentre risultano ancora disponibili, e in attesa di essere spesi, centinaia di milioni di euro;

CONSIDERATO che:
– il PON salute, finanziato dalla Commissione europea, prevede la spesa di ulteriori 625 milioni di euro per la sanità del Mezzogiorno, che consentirà attuare nuovi interventi sulla medicina di genere, sulla salute mentale, sulla povertà sanitaria e sugli screening oncologici;
– la fase di attuazione del PNRR prevede importanti provvedimenti strutturali con un cospicuo ammontare di risorse economiche destinate al comparto sanitario, la missione 6 contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della salute suddivisi in due componenti, per un totale di 20 miliardi di euro da ripartire alle regioni;
– entro il 30 giugno 2022 è previsto l’emanazione del decreto ministeriale che andrà a sostituire il decreto ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera; si avrà la possibilità di investire e rafforzare la rete dell’assistenza primaria nei territori, con il conseguente alleggerimento dell’affollamento negli ospedali dei centri maggiori, a vantaggio di una migliore distribuzione dei servizi assistenziali anche nei centri minori e nelle aree interne della regione al fine di avere standard e modelli organizzativi omogenei in tutta la regione;
– con il superamento del blocco del turnover del comparto sanità previsto dal governo, durato ben 15 anni, è possibile incrementare del 15 per cento il tetto di spesa previsto per l’assunzione di nuovo personale, con la possibilità per la Regione di poter accedere alla quota parte dello stanziamento complessivo di un miliardo di euro previsto per le nuove assunzioni;
– la legge di bilancio 2022 prevede la stabilizzazione dei precari della sanità reclutati durante l’emergenza da Covid-19, al fine di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali anche con il recupero dei gravi ritardi accumulati durante il periodo pandemico con allungamento delle liste di attesa, e consentendo, inoltre, la valorizzazione delle professionalità acquisite dal personale sanitario che ha prestato servizio negli ultimi 18 mesi;

EVIDENZIATO che:
– la ripartizione delle risorse straordinarie destinate alle regioni sono finalizzate a rendere le strutture del Sistema sanitario più moderne, digitali e inclusive, garantendo equità di accesso alle cure e rafforzando la prevenzione e i servizi sul territorio;
– lo scorso 2 dicembre il Ministero della salute ha trasmesso alle regioni, e quindi anche alla Sardegna, il Piano di riparto dei fondi del PNRR per la salute, che prevede che alle regioni del Mezzogiorno sia destinato almeno il 40 per cento del totale delle risorse del Fondo nazionale sanitario;
– per l’attuazione di una parte dei progetti di investimento previsti nel PNRR, missione 6 salute, il Governo ha inviato alle regioni la bozza di schema dei Contratti istituzionali di sviluppo (CIS) da sottoscrivere entro il 31 maggio 2022 dalle singole regioni con il Ministero della salute, previa presentazione di un proprio Piano operativo regionale con il relativo action plan;
– il 28 febbraio 2022 è scaduto il termine per la presentazione del proprio Piano operativo regionale contenente gli interventi proposti dalle singole regioni volte alla realizzazione di ospedali di comunità, case di comunità, ammodernamento tecnologico e nuovi ospedali che prevede un investimento totale di 4 miliardi di euro, per circa 6.000 interventi, su tutto il territorio nazionale;
– la mancata sottoscrizione dei Contratto istituzionale di sviluppo tra il Ministero della salute e le regioni o la mancata presentazione del proprio Piano operativo regionale, entro i termini indicati, comporterà l’improcedibilità nell’assegnazione definitiva delle risorse alla regione interessata;

PRESO ATTO che:
– ad oggi risultano 467 milioni di euro, sbloccati dalla precedente Giunta regionale, destinati all’edilizia sanitaria ancora da spendere;
– alla data odierna la Regione non è stata capace di spendere integralmente tutti i fondi assegnati con grave danno per tutti i cittadini sardi in attesa di una visita o di un intervento nelle strutture pubbliche;
– con la legge del 13 ottobre 2020, n. 126, ai sensi del decreto legislativo n. 104 del 2020, lo Stato ha distribuito alle regioni oltre 478 milioni di euro, di cui 26 milioni destinati alla Sardegna e non ancora spesi, allo scopo di ridurre le liste di attesa per le prestazioni di ricovero, di specialistica ambulatoriale e di screening non erogate ai cittadini, stante l’emergenza pandemica da Covid;

RITENUTO che, con le risorse straordinarie previste dal PNRR e quelle stanziate dal Ministero della salute, la Regione ha la concreta opportunità di rafforzamento e rilancio del sistema regionale della sanita,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad assumere tutte le iniziative necessarie al fine di consentire anche alla regione Sardegna di accedere ai finanziamenti previsti dal PNRR e dal Ministero della salute per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario regionale;
2) a riferire sullo stato della programmazione e attuazione degli interventi in relazione alle risorse finanziarie già stanziate per la Sardegna o previste dal PNRR, e a motivare le ragioni dei ritardi nella programmazione e nella spesa dei finanziamenti già ricevuti come i 467 milioni di euro destinati all’edilizia sanitaria;
3) a riferire sulle azioni che intendono intraprendere, o far intraprendere, al fine di migliorare il sistema della sanità territoriale e di prossimità come già definito negli incontri del “gruppo di lavoro” delle regioni e nella “Cabina di regia del Patto per la salute” a supporto del Ministero della salute per il superamento del decreto ministeriale n. 70;
4) ad attivare, o far attivare, straordinarie procedure concorsuali o selettive al fine del reclutamento di nuovo personale sanitario, tecnico e ammnistrativo a tempo indeterminato;
5) ad attivare, o far attivare, immediatamente le procedure di stabilizzazione del personale precario attualmente in servizio nel comparto sanità e reclutato per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Cagliari, 25 marzo 2022

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