La commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az), alla presenza dei rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, ha esaminato una serie di proposte di legge per la valorizzazione, la salvaguardia e la tutela delle produzioni isolane.
Il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Talanas, ha illustrato l’iniziativa legislativa che propone il varo di una serie di interventi urgenti, a favore delle piccole e medie imprese che operano nei comparti agricoltura, artigianato e commercio, per fronteggiare l’aumento dei costi e soprattutto quello del trasporto delle merci. In sostanza la Pl 133, con una dotazione finanziaria di 3 milioni annui, punta a riconoscere un contributo a fondo perduto per le spese di trasporto pari a 200 euro per viaggio, con importo annuo per azienda, fissato in mille euro. La proposta ha registrato il favore pressoché unanime degli intervenuti e sarà discussa con maggiori approfondimenti già nelle prossime sedute, con l’intervento dei rappresentanti delle rispettive associazioni di categoria e dei cosiddetti portatori di interesse.
Giudizio sostanzialmente positivo è stato espresso da Luca Saba (Coldiretti), Piero Tandeddu (Copagri) e Sio Bonne (Confagricoltura) riguardo alla proposta di legge 295 (primo firmatario il capogruppo Psd’Az, Mula) finalizzata alla valorizzazione del mandorlo sardo. Le sottolineature, formulate anche dal direttore dell’assessorato dell’Agricoltura, Agostino Curreli, hanno riguardato principalmente l’interpretazione delle diciture riferibili alle varietà tradizionali presenti in Sardegna che, a giudizio degli intervenuti, non devono essere intese come riferimento esclusivo alla varietà del mandorlo sardo. Infatti la specie tipicamente sarda ha una minore “resa” rispetto ad altre cultivar già presenti nel territorio ed ha una fioritura anticipata (gennaio) rispetto alle altre specie (marzo), con ovvie conseguenze sul raccolto a causa delle gelate invernali.
Anche la proposta di legge per la disciplina dell’oleoturismo (Pl n. 305, Maieli -Psd’Az e più) ha registrato la sostanziale condivisione delle organizzazioni agricole, sebbene non siano mancati i rilievi riguardo ad un più stringente riferimento alla normativa Statale che già nelle legge di Stabilità del 2000 e più di recente, il 26 gennaio 2022, con un apposito decreto ministeriale, ha in pratica equiparato le attività dell’oleoturismo a quelle dell’enoturismo. Coldiretti, Copagri, Confagricoltura e il direttore dell’assessorato hanno inoltre suggerito, insieme con lo stanziamento di nuove risorse per rafforzare il turismo agro gastronomico, anche la limitazione dell’attività oleoturistica agli imprenditori agricoli.
Con il contributo anche degli esperti (Bruno Scanu, ricercatore all’Università di Sassari; Pietro Murgia, micologo Asl Sassari; Renato Brotzu, micologo del gruppo micologico nuorese e Alberto Mua, presidente dell’associazione micologica Bresadola) le associazioni del mondo agricolo hanno salutato con favore la proposta di legge per la disciplina della raccolta, tutela, valorizzazione e commercializzazione dei funghi (Pl. 170, Sechi – Udc e più). La Sardegna – hanno evidenziato tutti gli intervenuti – è l’ultima Regione in Italia a dotarsi di norme adeguate per limitare i quantitativi di raccolta e a salvaguardare ambiente e foreste dalle razzie e dai danneggiamenti. Particolare attenzione è stata riservata anche agli aspetti legati alla prevenzione delle intossicazioni attraverso un’apposita formazione, da rivolgere sia ai raccoglitori amatoriali che a quelli professionali. Grazie anche al contributo nel dibattito, dei consiglieri Andrea Piras (Lega), Giovanni Antonio Satta (Misto) e Salvatore Corrias (Pd), è stata inoltre rimarcata la necessità di definire con chiarezza gli aspetti legati ai cosiddetti usi civici.
A margine dei lavori della commissione, il presidente Maieli ha preannunciato la convocazione in audizione della commissaria di Argea, Patrizia Mattioni, riguardo all’indizione del concorso rivolto agli agronomi. «C’è una graduatoria già pronta in Laore – ha dichiarato Piero Maieli – e non trovo opportuno che si utilizzino risorse regionali per espletare altre selezioni, senza aver prima completato la chiamata al lavoro degli idonei del concorso recentemente indetto e concluso da Laore».