CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1350/A
CUCCU – CAREDDA – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla prolungata chiusura della Cappella del presidio ospedaliero oncologico “Businco” per le funzioni religiose e l’impossibilità per i degenti di seguire le cerimonie in filodiffusione.
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I sottoscritti,
premesso che:
– l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”;
– la legge n. 833 del 1978, istitutiva del servizio sanitario nazionale, ha sancito che l’assistenza religiosa ai degenti nelle strutture di ricovero pubblico sia un “compito istituzionale” del Servizio sanitario nazionale (articolo 17, comma 1);
– la legge n. 121 del 1985 (Ratifica Accordo di revisione del Concordato tra la Santa Sede e la Repubblica italiana sottoscritto il 18 febbraio 1984) stabilisce che “La Repubblica italiana assicura che l’assistenza alle forze armate, alla polizia, o altri servizi assimilati, la degenza negli ospedali, case di cura o di assistenza pubbliche, la permanenza negli istituti di prevenzione e pena non possono dar luogo ad alcun impedimento nell’esercizio della libertà religiosa e nell’adempimento della pratiche di culto dei cattolici” (articolo 11, comma 1);
considerato che dall’inizio della pandemia per Covid-19, marzo 2020, anche l’accesso alle funzioni religiose nella Cappella dell’ospedale oncologico “Businco” di Cagliari è stato interdetto e consentito a fedeli esterni, spesso pazienti in cura, solo per sporadici periodi, previo controllo e per un numero limitato di persone;
appreso che, nonostante la campagna vaccinale e le recenti misure governative sull’obbligo di green pass, alle funzioni religiose può prendere parte solo il personale della struttura, mentre non è stato previsto un protocollo che consenta l’accesso in sicurezza ai pazienti interni ed esterni; e che da oltre un anno il sistema di filodiffusione, che consentiva di poter seguire dalle camere di degenza le messe e le funzioni che si svolgono nella cappella, è fuori uso e, nonostante le richieste, ancora non si è provveduto al suo ripristino;
preso atto che, come ormai acclarato anche dalla comunità scientifica, la sfera spirituale può avere un impatto rilevante sulla risposta del paziente alle terapie e sull’accettazione della stessa malattia, in particolare in ospedali come l’oncologico Businco,
chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali ragioni impediscano alla direzione generale dell’ARNAS – Brotzu di consentire gli accessi alle funzioni nella cappella nel rispetto dei protocolli di sicurezza per pazienti e operatori;
2) quali procedure si intendano adottare per consentire l’accesso per la partecipazione alle liturgie;
3) se non si ritenga che, quanto prima, si debba ripristinare il diritto alla “cura spirituale” che deve poter andare di pari passo con la “cura del corpo” ed essere assicurata dalla Servizio sanitario pubblico come previsto dalle leggi in premessa richiamate.
Cagliari, 10 febbraio 2022