CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1326/A
(Pervenuta risposta scritta in data 25/03/2022)
LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, in merito all’aumento delle tariffe comunali per l’anno 2022 da parte del Comune di Olbia.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– la legge di bilancio di previsione dello Stato, n. 160 del 27 dicembre 2019, comma 816 prevede che: “A decorrere dal 2021 il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, denominato «canone», è istituito dai comuni, dalle province e dalle città metropolitane, di seguito denominati «enti» e sostituisce:
– la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche;
– il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche,
– l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni;
– il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari;
– il canone di cui all’articolo 27, commi 7 e 8, del Codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza dei comuni e delle province;
– il canone è comunque comprensivo di qualunque canone ricognitorio o concessorio previsto da norme di legge e dai regolamenti comunali e provinciali, fatti salvi quelli connessi a prestazioni di servizi. “;
– il successivo comma 817 prevede che “il canone è disciplinato dagli enti in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti dal canone, fatta salva, in ogni caso, la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe”;
considerato che:
– con deliberazione n. 302 del 19 novembre 2021 la Giunta comunale di Olbia ha aggiornato le tariffe del canone unico patrimoniale;
– la deliberazione da atto che “è intenzione di questa amministrazione, in relazione alla vocazione turistica della città di Olbia, procedere ad un adeguamento delle succitate tariffe e della suddivisione in zone in tutto il territorio comunale”;
– il Sindaco di Olbia ha dichiarato che l’aumento si è reso necessario per far “funzionare” la città ;
– gli aumenti deliberati dall’Amministrazione comunale di Olbia arrivano a toccare anche il 200 per cento in più delle tariffe precedenti, ci sono imprenditori che sono passati dalla tariffa di 373 euro per tre cartelli pubblicitari a doverne pagare 2.785 euro;
– la revisione delle tariffe ha interessato anche l’occupazione ordinaria del suolo comunale con aumenti del 100 per cento;
– inoltre la riclassificazione del territorio comunale, che ha rivisto le tariffe in base agli ambiti territoriali e alla viabilità , ha comportato aumenti abnormi anche per le imposte sui passi carrai e sulle occupazioni temporanee che interessano ambulanti, “spuntisti piazze occasionali”, bar, ristoranti, negozi, cantieri, partiti-sindacati-associazioni e spettacoli viaggianti;
ritenuto che:
– in un momento così drammatico e di grande difficoltà che le imprese stanno attraversando a causa della pandemia, appaiono quantomeno discutibili e inaccettabili gli aumenti deliberati dal Comune di Olbia;
– sia necessario tenere in considerazione le difficoltà che gli imprenditori stanno vivendo e supportare le imprese che faticosamente portano avanti la propria attività garantendo comunque i servizi alla città nonostante un evidente calo di fatturati legati al perdurare della pandemia;
– inevitabilmente l’aumento spropositato delle tariffe avrà ripercussioni su tutta la popolazione olbiese e sui turisti che usufruiscono dei servizi offerti,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto esposto nella presente interrogazione;
2) non ritengano necessario promuovere le necessarie iniziative affinché l’Amministrazione comunale di Olbia riveda le tariffe del canone unico patrimoniale in modo tale da sostenere le imprese locali pesantemente colpite dal perdurare della pandemia.
Cagliari, 22 gennaio 2022