CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 164/A
CERA – COCCIU – TALANAS per il mancato inserimento di una misura relativa al benessere animale per il comparto ovicaprino della Sardegna nel Piano strategico nazionale della nuova Politica agricola comune (PAC) 2023-2027 definito dal Ministero delle politiche agricole e presentato alla Commissione europea.
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I sottoscritti,
premesso che:
– il Ministro delle politiche agricole nei giorni scorsi ha illustrato a tutte le parti coinvolte e al Tavolo del partenariato il Piano strategico nazionale per l’attuazione e il coordinamento dei programmi della PAC 2023-2027;
– il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali venerdì 7 gennaio 2022 ha presentato il piano strategico nazionale per l’attuazione e il coordinamento dei programmi della PAC 2023-2027 alla Commissione europea;
appurato che la Regione, in seno ai lavori del Tavolo del partenariato, attraverso “l’Autorità di gestione” in data 8 settembre 2021 ha formalmente richiesto di prevedere sull’Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione del farmaco, l’inserimento della seguente esigenza territoriale: “Per soddisfare tale esigenza, il target previsto dall’Eco-schema dovrebbe comprendere tutti gli allevamenti destinati alla produzione di prodotti per l’alimentazione umana (latte, carne, uova, ecc.); per la Regione, oltre ai bovini da latte (vitelli inclusi), è opportuno prevedere nel target almeno gli ovini, i caprini, i bovini da carne e i suini”;
preso atto che la richiesta formulata dalla Regione non è stata recepita durante i lavori del Tavolo del partenariato del 22 novembre 2021 e che il Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027 per un sistema agricolo, alimentare, forestale, sostenibile e inclusivo non prevede alcun intervento a tutela per i target degli ovini e dei caprini;
dato atto che:
– il comparto ovicaprino della Sardegna annovera circa 12.000 aziende che praticano l’allevamento di ovini e di caprini mediante il pascolamento o l’allevamento semibrado;
– i capi ovini in Sardegna sono 3.039.160, pari al 48 per cento del patrimonio nazionale, e i capi caprini in Sardegna sono 298.424, pari al 28 per cento del totale italiani;
– con la mancata previsione del target relativo all’Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione del farmaco, previsto per il benessere animale nella nuova PAC, viene compromessa la possibilità di poter attingere a “importanti risorse aggiuntive” rispetto a quelle già destinate per il benessere animale per il comparto ovicaprino della Sardegna per il periodo 2023-2027;
– il comparto ovicaprino della Sardegna rappresenta uno dei principali settori economico produttivi dell’economia isolana;
ritenuto che una decisione di questo tipo risulta essere in assoluta contraddizione rispetto alle motivazioni addotte nello stesso Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027 in relazione alle pratiche rispettose dell’ambiente praticate dagli allevamenti ovicaprini della Sardegna in materia di benessere animale, come sancito nell’Eco-schema zootecnia contenuto nel Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027;
appurato che la programmazione presentata all’Unione europea dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali promuove una forma di tutela della zootecnia praticata prevalentemente nel nord Italia e non rispetta la svariate produzioni zootecniche praticate sul territorio nazionale e che questa decisione riduce una prospettiva alla economia agro-pastorale della Sardegna che paradossalmente utilizza modelli di gestione degli allevamenti ovicaprini sicuramente altamente sostenibili, in linea con il rispetto degli obblighi specifici per il benessere animale che praticano il pascolo o l’allevamento semi brado rispetto ad altri contesti rurali nazionali;
ritenute assolutamente valide le misure previste nel Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027, che vanno ad accrescere la dotazione finanziaria ordinaria per la Sardegna in riferimento al benessere animale del comparto zootecnico per i settori ovicaprino, bovini e suino, ma che necessariamente deve prevedere una doverosa e giustificata integrazione di risorse per le imprese ovicaprine della Sardegna a valere sui fondi previsti dell’Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione del farmaco, attualmente rimasto immotivatamente precluso;
considerato che il Piano strategico nazionale della PAC 2023-27 deve tuttavia passare prima della sua adozione definitiva in Conferenza Stato-Regione, pertanto occorre prima di questo ultimo adempimento adottare tutte le possibili azioni finalizzate a garantire l’inserimento anche del “target di ovini, caprini, bovini da carne e suini” sull’Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione del farmaco;
atteso che oramai ogni ulteriore indugio su questo delicatissimo argomento non può essere più ammesso,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere:
1) cosa intendono fare in riferimento alle problematiche relative al mancato inserimento da parte del Ministro delle politiche agricole della misura finanziaria aggiuntiva prevista per l’Eco-schema 1: Pagamento per la riduzione del farmaco, relativa al benessere animale per il comparto ovicaprino della Sardegna nel Piano strategico nazionale della nuova PAC (Politica agricola comune) 2023-2027;
2) quali azioni intendono intraprendere con estrema urgenza in seno ai lavori della prossima Conferenza Stato-Regione a tutela del comparto ovicaprino della Sardegna per recuperare questa importate opportunità finanziaria per l’economia della settore ovicaprino per il periodo 2023-2027, in aggiunta alle risorse già destinate in generale per il benessere animale della Sardegna.
Cagliari, 12 gennaio 2022