CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1282/A
ORRÙ – COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sul declino della sede RAI di Cagliari.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la Radiotelevisione italiana Spa (Rai) è la società concessionaria in esclusiva del servizio governativo in Italia. È il primo polo televisivo in Italia e una delle più grandi aziende di comunicazione d’Europa;
– la missione del servizio pubblico radiotelevisivo trova fondamento nei principi posti dalla Costituzione italiana e dall’Unione europea con la direttiva TV senza frontiere del 1989 e successive modifiche, il IX Protocollo sulla televisione pubblica allegato al Trattato di Amsterdam del 1997 e la successiva comunicazione della Commissione delle comunità europee 2009/C 257/01;
– la Rai, fin dalla sua nascita, si è sempre caratterizzata per la grande attenzione posta nei confronti dell’informazione, E Rai 3, negli anni, si è imposta proprio come la rete dedicata al mondo dell’approfondimento giornalistico e delle news; si comprende, quindi, perché la rai abbia sentito la necessità di offrire dei notiziari dedicati ad ogni regione d’Italia;
– in Sardegna vi sono due sedi della Rai: la principale a Cagliari e un’altra a Sassari, in entrambe si trovano gli archivi che custodiscono le teche di Rai Sardegna, aperti al pubblico dopo un lavoro di recupero e catalogazione del materiale radiofonico e audiovisivo, prodotto in circa 50 anni di attività dalle due sedi Rai;
– anche il TGR Sardegna, così come gli altri notiziari regionali di Rai 3, ospita le notizie provenienti dalla regione, in ogni loro declinazione c’è posto per le news riguardanti la cronaca, l’economia, gli spettacoli e gli eventi a livello locale e regionale;
appreso che da oltre un anno alla sede Rai di Cagliari manca un direttore di sede e da diversi mesi il responsabile della produzione, inoltre le politiche di prepensionamento hanno portato l’azienda a dichiarare una carenza di organico di almeno 4 unità, numero destinato a peggiorare nei prossimi mesi con il raggiungimento dei requisiti pensionistici da parte di ulteriore personale della sede;
considerato che l’operatività della sede è da tempo totalmente compromessa e si va avanti solo grazie ai sacrifici e al senso di responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici che sembrano gli unici interessati al futuro della sede regionale della RAI;
considerato ulteriormente che:
– in data 3 agosto 2020 è stata stipulata la convenzione firmata con la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per l’informazione e l’editoria e la Rai Com S.p.a per la trasmissione di programmi radiofonici e televisivi in lingua sarda;
– la convenzione è stata approvata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 5 febbraio 2021;
– l’entità delle risorse stanziate, poteva e doveva essere un’opportunità per creare nella nostra isola nuova occupazione con l’assunzione, per il tempo di vigenza della convenzione, giovani sardi che si sarebbero formati nella principale azienda radiotelevisiva del Paese, invece viene usata semplicemente per appaltare all’esterno la produzione delle trasmissioni in lingua sarda;
alla luce di quando suddetto, i lavoratori e le lavoratrici sia del settore tecnico che amministrativo, che con sacrificio hanno consentito la continuità operativa della sede, ora chiedono risposte certe in merito al futuro del centro di produzione della Sardegna,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione
1) se intende intervenire, di concerto con i sindacati ed i vertici RAI, per garantire che la convenzione stipulata tra il ministero e la Rai sia anche un’occasione per la creazione di nuova occupazione e per il rilancio della sede di Rai Sardegna;
2) se non ritenga necessario sollecitare i vertici RAI affinché si proceda urgentemente all’apertura di una selezione per la sede di Cagliari che consenta di colmare la mancanza di personale e riportare all’interno del perimetro RAI le produzioni relative alla convenzione.
Cagliari, 6 dicembre 2021