La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) ha ascoltato gli assessori del Personale Valeria Satta sulle problematiche contrattuali dell’Agenzia Forestas, il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana sulla normativa da applicare nelle prossime elezioni amministrative e l’assessore degli Enti Locali Quirico Sanna sulla legge istitutiva della nuove Province, in attesa di giudizio davanti alla Corte Costituzionale.
La Satta, che ha definito “urgente” il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali, ha affermato che l’Esecutivo ha fatto scelte precise nel breve e medio termine, dando priorità alle stabilizzazioni ed avviando in una seconda fase un piano di assunzioni.
All’interno di questo contesto, ha proseguito l’assessore, vi sono però questioni specifiche legate all’Agenzia Forestas: sblocco del turn over, carenza di alcune figure professionali, copertura territoriale, età media elevata con un consistente flusso in uscita di qui al 2023, inidoneità fisica di molti dipendenti a svolgere importanti mansioni istituzionali dell’Agenzia come quelle della Protezione civile. Tutti questi dati, contenuti un documento di dettaglio, saranno il punto di partenza per i prossimi approfondimenti della commissione che, come ha annunciato il presidente Saiu, saranno completati con le audizioni dei vertici dell’Agenzia e delle organizzazioni sindacali. Sia sul nuovo contratto di Forestas che sulla ridefinizione della sua “missione”, sono intervenuti Giovanni Satta (Psd’Az), Salvatore Corrias (Pd), Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo) e Massimo Zedda e Diego Loi (Progressisti).
Successivamente è stato ascoltato in video conferenza il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana che, a seguito di una nota della Prefettura di Oristano, ha richiamato l’attenzione della commissione su possibili problemi interpretativi delle disposizioni in materia elettorale in vigore già dalle imminenti elezioni amministrative. In gioco, ha aggiunto Deiana, ci potrebbero essere temi non di poco conto soprattutto per i piccoli Comuni come abbassamento del “quorum” per la validità delle elezioni (dal 50% più uno al 40%) e riduzione del numero dei sottoscrittori per la presentazione delle liste.
Sul punto l’assessore degli Enti locali Quirico Sanna ha ricordato che il Governo, con l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni-Enti locali, ha varato una norma valida su tutto il territorio nazionale che, nella logica complessiva del contrasto alla pandemia, ha cercato di snellire e semplificare alcuni “meccanismi” elettorali per consentire il coretto svolgimento delle elezioni con la più ampia partecipazione possibile. Ho in programma di sentire i Prefetti, ha concluso Sanna, ma credo che non ci sia bisogno di un provvedimento urgente del Consiglio regionale. Tutti i gruppi, in ogni caso, hanno espresso ampia disponibilità ad esaminarlo ed approvarlo in tempi brevissimi, se fosse necessario.
Infine la commissione ha affrontato il tema della legge di riforma dell’assetto territoriale della Regione (nuove Province, Città metropolitana di Sassari), approvata dal Consiglio nell’aprile scorso, poi impugnata dal Governo ed ora all’esame della Corte costituzionale. L’assessore Quirico Sanna, secondo il quale la Regione dovrà “ripartire” dopo il verdetto della Corte, ha consegnato alla commissione un documento con alcune proposte tecniche ci correzione, messe a punto dagli uffici dell’assessorato e riguardanti sostanzialmente i confini dei nuovi ambiti territoriali e la fase transitoria dal sistema attuale a quello che scaturirà della riforma. Le interlocuzioni col Governo proseguiranno, ha comunicato Sanna, anche se al momento non si registrano passi in avanti significativi.
Sintetizzando i contenuti di un dibattito nel corso del quale hanno preso la parola i consiglieri Antonello Peru di Udc-Cambiamo e Massimo Zedda dei Progressisti, il presidente Saiu ha preannunciato un approfondimento della materia subito dopo le elezioni amministrative.
(Af)