Commissione Sanità: audizioni dei Sindaci della Gallura sul sistema sanitario locale

La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha ascoltato i Sindaci della Gallura sulle problematiche del sistema sanitario nel territorio.

Gli amministratori locali, con gli interventi dei Sindaci di Tempio Giovanni Antonio Addis, di Arzachena Roberto Ragnedda, di La Maddalena Fabio Lai e del vice Sindaco di Olbia Michele Fiori, hanno richiamato l’attenzione della commissione sulla situazione “di emergenza” della sanità gallurese, determinata dalle preoccupanti carenze di organico (medici, specialisti, infermieri, guardie mediche e turistiche, tecnici di laboratorio) in tutti gli ospedali, ed aggravata in questa prima fase della stagione estiva nella quale il sistema è sottoposto ad un ulteriore “stress” per la presenza dei turisti e l’aumento dei tempi di percorrenza.

Per queste ragioni la Gallura, hanno sostenuto ancora i Sindaci, è l’area della Sardegna più “esposta” dal punto di vista della funzionalità del servizio sanitario, ed ha ricevuto finora riposte inadeguate rispetto alla gravità della situazione. Sappiamo che ci sono iniziative in corso, hanno concluso, ma noi aspettiamo i fatti e chiediamo alla Regione di adottare misure straordinarie in tempi brevi.

Dopo i Sindaci hanno preso la parola diversi consiglieri regionali: Roberto Li Gioi (M5S), Giovanni Antonio Satta (Misto), Daniele Cocco (Leu), Dario Giagoni (Lega), Francesco Agus (Progressisti), Gianfranco Ganau e Rossella Pinna (Pd), Antonio Mario Mundula (Fdi) e Stefano Schirru (Psd’Az). Tutti, sia pure con accenti in parte diversi, hanno sollecitato la necessità di un segnale forte da parte della Regione, necessario sia a livello generale per accelerare la “ripartenza” del sistema dopo la pandemia superando la lunga transizione che sta accompagnando la riforma, sia rispetto alle tante reali specificità della sanità gallurese.

Nella replica, l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha riconosciuto che le carenze di organico sono uno problema strutturale della sanità sarda, non solo in Gallura. Tuttavia, ha proseguito, sono stati banditi numerosi concorsi nel 2019 (anche per anestesia e medicina interna) grazie ai quali contiamo di immettere nuovo personale nel sistema. L’assessore, riferendosi al rifiuto di numerosi professionisti ad occupare sedi “disagiate”, ha comunicato di aver dato disposizioni per eliminare questi candidati dalla graduatorie. Per quanto riguarda i problemi delle strutture di pronto soccorso, Nieddu ha illustrato due proposte che potrebbero dare una riposta efficace: i cosiddetti “punti di continuità assistenziale” presidiati da specialisti dalle 8 alle 20.00, ora all’esame della conferenza Stato Regioni, e l’impiego nella medicina di urgenza dei professionisti Usca selezionati a suo tempo per il contrasto alla pandemia. Si sta intervenendo anche per fronteggiare l’emergenza-pediatri, ha detto ancora Nieddu, aumentando il numero dei pazienti assegnati ad ogni specialista. Infine, a proposito della sanità territoriale, l’assessore ha annunciato che gli “scorpori” fra le 8 Asl previsti dalla riforma dovrebbero essere completati entro la fine dell’estate.

La commissione ha inoltre approvato all’unanimità una risoluzione con la quale si sollecita l’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio del punto relativo all’elezione del Garante “delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.

Domani, intanto, la commissione sarà a Nuoro dalle 10.30 per un sopralluogo alle strutture sanitarie locali mentre, nella prossima riunione, si procederà all’esame congiunto delle tre proposte di legge in materia di autismo.

(Af)

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