“In un’Italia che inizia a liberarsi da un lungo periodo opprimente dovuto all’emergenza sanitaria, la Festa della Repubblica assume quest’anno un significato particolare dove i valori di fratellanza, unione, democrazia e libertà sono esaltati dalla comune volontà di ripartire”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais celebrando a Sassari il 2 giugno: “Nel 1946 gli italiani furono chiamati a votare per il referendum fra Monarchia e Repubblica. L’Italia di allora viveva un momento drammatico: era stremata da cinque anni di guerra e il passaggio istituzionale in quel travagliato momento storico fu particolarmente complesso. A 75 anni di distanza il nostro Paese vive una situazione quasi da dopoguerra e dopo tanti lutti, sacrifici, privazioni della libertà individuale a causa del virus la Festa della Repubblica deve rappresentare, anche simbolicamente, un nuovo inizio di libertà”.
Per il Presidente del Consiglio regionale, l’impegno da parte della Regione, che è parte costitutiva della Repubblica, deve essere quello, in questo particolare momento storico, di contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico politico e sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione dei cittadini alla vita istituzionale.
“Ogni cittadino non può e non deve essere lasciato solo in questo delicato momento in cui l’intero Paese sta muovendo i primi passi verso la normalità. E non ci può essere momento migliore della Festa della Repubblica per celebrare tutti uniti questa ricorrenza e la ripartenza della Sardegna e dell’Italia intera”.