CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
MULA – PIZZUTO – CIUSA – PORCU – SORGIA – TRUZZU – TICCA – COCCO – PERU sulla necessità di prevedere un’imposta regionale sugli impianti di produzione di energia rinnovabile.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione sul disegno di legge n. 45/A recante “Misure urgenti per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi”,
PREMESSO che:
– la Sardegna è un territorio caratterizzato da un ricco patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale, sottoposto a vincoli di tutela derivanti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale;
– la Regione, ai sensi dell’articolo 2 del Decreto del Ministro dell’ambiente e della Sicurezza Energetica del 21 giugno 2024, n. 236, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del 2 luglio 2024, ha come obiettivo nazionale quello del raggiungimento di una potenza nominale aggiuntiva, derivante da impianti FER effettivamente entrati in esercizio, pari a circa 6,2 GW entro il 2030;
– la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna) prevede al Titolo III particolari competenze della Regione in materia di definizione dei tributi propri e derivati, sotto forma di agevolazioni fiscali, esenzioni, detrazioni d’imposta, deduzioni e modifica delle aliquote entro i valori di imposizione stabiliti dalla normativa statale;
CONSIDERATO che:
– la transizione energetica è uno dei capisaldi della strategia europea, nazionale e regionale, fermo restando l’autonomia di ciascuna Regione nella definizione delle aree idonee e, dunque, delle effettive politiche energetiche da porre in essere anche al fine di tutelare il proprio territorio;
– al fine di tutelare i beni culturali, ambientali e paesaggistici della Regione, la Giunta regionale, anche tramite il disegno di legge n. 45/A, ha opportunamente deciso di incentivare una transizione energetica vicina agli interessi dei cittadini, dei Comuni, delle piccole medie imprese (PMI) e delle comunità energetiche;
VALUTATO che:
– gli impianti di grande taglia non finalizzati all’autoconsumo, da un lato sfruttano risorse naturali derivanti dalla collocazione geografica e naturalistica della Sardegna, dall’altro non comportano, salvo rari casi, esternalità positive sui territori nei quali si insediano;
– i comuni che ospitano determinate tipologie di impianti FER hanno oggettiva difficoltà di garantire, anche per il tramite delle cosiddette misure di compensazione, delle ricadute economiche sul proprio territorio,
impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a valutare l’opportunità di istituire, per quanto di propria competenza, anche nella legge finanziaria per il triennio 2025-2028, un’imposta fiscale sugli impianti e gli accumuli FER aventi una potenza nominale superiore a 10 MW, non finalizzati all’autoconsumo ovvero asserviti a Comunità energetiche e non di proprietà di enti del sistema Regione, ivi inclusi enti locali e Aziende sanitarie locali;
2) a valutare l’opportunità di prevedere che l’eventuale istituzione di un’imposta sugli impianti e gli accumuli FER abbia ad oggetto non solo la produzione energetica, ma anche l’impatto paesaggistico del rispettivo impianto, anche al fine di incentivare, a parità tecnologica e di potenza nominale, tipologie e taglie di impianti con un moderato impatto visivo e paesaggistico;
3) a valutare l’opportunità di prevedere che una quota delle entrate derivanti dall’eventuale imposta siano utilizzate in favore dei Comuni che ospitano i rispettivi impianti, anche sotto forma di misure compensative e dei cittadini che versano in condizioni di difficoltà economica.
Cagliari, 4 dicembre 2024
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 4 dicembre 2024