Ordine del giorno n. 14/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI – RUBIU – USAI sulla necessità urgente di abbattere l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili al fine di favorire lo sviluppo del trasporto aereo e del turismo in Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del disegno di legge n. 53/A della Giunta regionale concernente “Variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie”,

PREMESSO che:
– settore turistico riveste un ruolo centrale per l’economia italiana e in particolare per quella sarda, incidendo direttamente sul prodotto interno lordo (PIL) regionale in misura pari all’8,5 per cento e rappresentando circa il 15 per cento del sistema economico isolano se si considera l’economia turistica allargata;
– la legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)), all’articolo 2, comma 11, ha introdotto l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco a carico delle compagnie aeree, pari ad un importo di euro 6,50 per ogni passeggero in partenza dagli aeroporti italiani;
– pur essendo un’addizionale comunale, la tassazione raggiunge solo parzialmente il proprio scopo, in quanto gran parte delle risorse incamerate viene trasferita in via principale all’Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS) e una quota pari a euro 1,50 a passeggero viene versata al fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo, determinando un gettito di importo irrisorio per i comuni di Alghero, Elmas e Olbia;

APPURATO che:
– nel corso del 2023 i passeggeri che si sono imbarcati dai tre aeroporti sardi sono circa 4,9 milioni generando un gettito a favore dello stato pari a circa 32 milioni di euro;
– la quota destinata ai tre comuni sardi è pertanto non superiore ai circa 500.000 euro;

CONSIDERATO che:
– i dati relativi al trasporto aereo testimoniano, nel corso del 2023, il ritorno ai valori prepandemici e prevedono una crescita del 30 per cento circa entro il 2030;
– le compagnie aeree hanno più volte affermato che l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco costituisce un freno allo sviluppo del settore aereo e che la cancellazione della tassa porterebbe ad un naturale incremento dei voli con conseguente aumento dei passeggeri di circa il 50 per cento;

TENUTO CONTO che:
– la Regione Friuli Venezia Giulia, a partire dal 2024, ha cancellato l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco, compensando il mancato gettito alla finanza pubblica attraverso un versamento diretto eseguito dalla stessa Regione allo Stato, come previsto dalla legge di Bilancio dello Stato per l’anno 2024, riconoscendo, altresì, ai comuni sedi aeroportuali il gettito derivante dall’addizionale comunale;
– medesima iniziativa è stata intrapresa dalla Regione Calabria previo accordo con il Governo, attraverso analogo provvedimento normativo inserito all’interno del decreto legge coesione;
– l’abbattimento delle tasse aeroportuali in Friuli Venezia Giulia ha già generato, nel corso dell’anno 2024, un consistente incremento del traffico passeggeri e dei flussi turistici;

CONSIDERATO che:
– qualora analoga iniziativa fosse intrapresa dalla Regione si potrebbe generare un incremento minimo del flusso turistico di almeno il 25 per cento, corrispondente a circa 1.000.000 di turisti in più all’anno;
– l’abbattimento dell’addizionale sui diritti di imbarco potrebbe generare un surplus di spesa complessiva sul territorio sardo stimabile in euro 1.000.000.000 all’anno, considerando che la spesa media di un turista è attualmente quantificabile in oltre 200 euro al giorno, a fronte di un periodo medio di permanenza in Sardegna di circa 4,68 giorni;
– i servizi turistici sono sottoposti ad un’aliquota IVA del 10 per cento e si potrebbe pertanto stimare un gettito pari a 100 milioni di euro, di cui, 90 milioni risulterebbero entrate dirette nel bilancio della Regione, in virtù del principio stabilito dalla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna) che riconosce all’Isola i 9/10 dell’IVA;
– l’incremento dei flussi turistici avrebbe inevitabilmente effetti favorevoli sulla crescita dei fatturati delle aziende del settore turistico, sulla nascita di nuove imprese e sull’occupazione, generando un ulteriore indotto e una crescita aggiuntiva delle entrate per la Regione;

VISTO che è stata recentemente presentata anche una proposta di legge nazionale al fine di raggiungere questo importante obiettivo per il nostro territorio, il cui iter tuttavia è piuttosto lungo;

CONSIDERATO che così come fatto dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria, occorre urgentemente favorire e promuovere una crescita del settore turistico, che determina conseguentemente un incremento delle entrate della Regione,

impegna la Presidente della Regione, l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, l’Assessore regionale dei trasporti

a valutare di concordare con il Governo nazionale la disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili di cui all’articolo 2, comma 11, della legge n. 350 del 2003, con decorrenza dal primo gennaio 2025 e con oneri a carico del bilancio regionale.

Cagliari, 7 novembre 2024


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 7 novembre 2024

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