“Il benessere dei minori è indice di un ambiente sano, di una società democratica e di un’amministrazione locale efficiente”. È quanto unitamente sostengono, la Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Puligheddu, il Presidente regionale Unicef, Giuseppe Masnata e il Presidente Anci Sardegna, Emiliano Deiana. In occasione del 32 esimo anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Garante Puligheddu afferma che i bambini e gli adolescenti contano e dovrebbero poter contare su amministrazioni impegnate ad offrire servizi a loro misura. Per questa ragione sostiene la campagna denominata “Diritti in Comune”, iniziativa di sensibilizzazione promossa da Unicef e Anci rivolta ai Comuni. Ed incoraggia le amministrazioni della Sardegna ad aderire alla proposta di costruire una Città amica dei bambini e degli adolescenti. I tre sostenitori sono consapevoli dell’impegno politico che tale proposta esige: una programmazione attenta al rapporto fra bambini, adolescenti e contesto urbano; l’attuazione e il monitoraggio di un percorso condiviso con gli stakeholder delle comunità; l’attivazione concreta di un approccio organico alla governance per le politiche locali; la previsione degli effetti diretti e di quelli indiretti sulle persone di minore età. Il tutto sulla base dei principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 e ratificata dall’Italia con legge n. 176 il 27 maggio 1991, i cui principi fondamentali sono: la non discriminazione, il superiore interesse del minorenne, il diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo, il diritto all’ascolto e alla partecipazione e il diritto del minore di godere del migliore stato di salute possibile. Un impegno a lungo termine, dunque. Uno strumento maturo per favorire l’impostazione di politiche attive e sensibili che non si risolvono con un progetto di investimento né si accontentano di organizzazione di un evento ad hoc, semmai, un processo in continua evoluzione teso a rafforzare il riconoscimento dei minori quali soggetti titolari di diritti e i relativi mezzi di tutela.