Nota stampa della seduta n. 46

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 46 Pomeridiana 

mercoledì 19 febbraio 2025

Approvata la proposta di legge n.77 “Razionalizzazione e contenimento della spesa per gli organi statutari della Regione”

Approvate le mozioni n.31 e n.29. Rinviata alla prossima seduta la discussione finale delle mozioni n.34 e n.20

 

Cagliari 19 febbraio 2025 – La seduta  si è aperta sotto la presidenza del vice presidente Aldo Salaris. Dopo le formalità di rito si è aperta la discussione generale sulla mozione n. 34 (Mula) sulla necessità urgente di conoscere quali misure sono state attivate per arginare l’invasione del granchio blu e sull’uso delle risorse stanziate per il ristoro degli operatori del settore ittico che hanno subito danni economici derivanti dall’invasione pestilenziale. Questa mozione impegna il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente a fornire al Consiglio regionale una relazione dettagliata su come sono stati utilizzati i fondi stanziati per contrastare l’invasione del granchio blu, specificando la ripartizione delle risorse tra le diverse azioni intraprese (monitoraggio, cattura, ricerca, interventi ambientali); a fornire al Consiglio chiarimenti sulla distribuzione dei ristori economici destinati agli operatori del settore ittico, evidenziando i criteri adottati per l’erogazione dei fondi e il numero di beneficiari effettivi; a verificare la tempestività e l’efficacia degli interventi economici per il supporto degli operatori locali e  a predisporre un piano di comunicazione trasparente che permetta agli operatori del settore di essere adeguatamente informati sugli sviluppi, le modalità di richiesta dei ristori e sull’efficacia delle azioni in corso per contrastare l’invasione. Sull’ordine dei lavori è intervenuto Emanuele Matta (M5S) che ha chiarito che ieri durante la lettura del processo verbale ha fatto un errore tecnico che è stato strumentalizzato dall’opposizione. Grazie – ha detto –  perché mi date la possibilità di parlare  di  dislessia. E’ stato un lapsus, mi scuso con i sardi ma ripudio l’ironia spicciola. Io alle battute scelgo le idee. Il vicepresidente Salaris ha sottolineato di aver lasciato  proseguire ma che non era un intervento sull’ordine dei lavori, piuttosto “per fatto personale”. Il consigliere Franco  Mula (FdI)  ha detto di essere colpito dal precedente intervento del collega Matta e ha chiesto scusa da parte dell’intera minoranza per quello che è successo ieri.   Mula ha illustrato la mozione pur sottolineando l’assenza di gran parte dei consiglieri, una “mancanza di rispetto”.  Non ci sono più attenuanti – ha affermato – il problema di questa specie aliena sta creando disastri già dal 2017.  Mentre prima si pensava di poterli utilizzare anche per uso commestibile ora l’Unione europea ha adottato una norma e quindi non potranno  più essere né venduti,  né comprato. Oltre al danno la beffa per i pescatori. Questa invasione ha distrutto tutto,  anche il sistema di pescaggio. Il governo nazionale aveva  stanziato 10 milioni di euro ma  – ha aggiunto Mula – non sappiamo come sono stati utilizzati. Nel 2023, inoltre,  la regione Sardegna aveva stanziato 400.000 euro per studiare l’entità del fenomeno e  5 milioni di euro per dare anche ristoro ai pescatori. Però ad oggi non abbiamo notizie su cosa sia stato fatto. Sembra che questa dotazione finanziaria sia  andata in un assessorato non competente e, quindi, non è stato fatto nulla. La mozione quindi ha un senso ben preciso: dare risposte efficaci al comparto. Questa giunta non può essere più dannosa del “granchio blu”.

Per Alessandro Sorgia (Misto) la questione è di estrema rilevanza. Attualmente il granchio blu sta causando gravissimi danni sia all’ambiente che alle attrezzature di pesca.   Di fronte a questa emergenza la Regione Sardegna ha stanziato dei fondi però è essenziale che le risorse siano utilizzate in maniera efficace. Questa mozione sottolinea la necessità di capire quali misure si stanno portando avanti. Per Sorgia ci deve essere un impegno chiaro sulle misure che devono essere calibrate sui territori, ci deve essere un sistema capillare di monitoraggio, gli indennizzi devono essere erogati in tempi brevi, bisogna puntare sulla ricerca e innovazione. Questa minaccia deve essere trasformata in una reale opportunità economica. Voterò a favore.

Gigi Rubiu (Alleanza Sardegna – PLI) ha detto che  sono 2000 le imprese coinvolte in tutta la  Sardegna per i danni derivanti dall’invasione del granchio blu. E’ fondamentale che il Consiglio regionale sappia quali sono i fondi destinati a questo problema. Dobbiamo creare gruppi di lavoro per fare un censimento effettivo dei territori. IlpProblema è serio, perché questa specie aliena crea anche notevoli danni alle attrezzature. Bisogna agire urgentemente. Dobbiamo capire quali sono le intenzioni della giunta e come intende agire . Questa mozione deve essere condivisa da tutti.

Antonio Solinas (Pd) ha ringraziato il collega  Mula per aver portato in aula questo argomento. Come commissione Agricoltura e pesca – ha specificato –  abbiamo iniziato il monitoraggio per la verifica della situazione ambientale degli stagni della Sardegna. Purtroppo, ci sono marinerie che aspettano da più di 20 anni di avere interventi. Auspico l’approvazione della Proposta di Legge che dovrebbe entrare in aula con il 102 per  utilizzare i Consorzi di bonifica nel  risanamento ambientale delle acque interne. e  ha invitato l’assessore a spendere i fondi che ci sono.

 

Paolo truzzu (FdI) ha specificato che il problema ormai riguarda tutte le zone della Sardegna. Non è una mozione che sta cercando di trovare responsabilità ma cerca di capire cosa si può fare effettivamente per risolvere o mitigare il problema del “granchio blu”. Siamo d’accordo sulla proposta sui Consorzi di bonifica, ma ricordiamoci che sono Consorzi tra agricoltori. Quindi,  se dobbiamo ampliare il loro  raggio di azione dobbiamo supportarli. Esprimo vicinanza e solidarietà al collega Matta. Per il collega in aula – ha aggiunto – non è stato un intervento semplice . So cosa vuol dire essere investito da una “tempesta social”. Lei – ha sostenuto – non deve chiedere scusa a nessuno. Voglio anche ribadire che nessuno dei colleghi che siede in quest’aula ha mai pensato di utilizzare i social per andare contro un collega.

Luca Pizzuto ( Sinistra futura) ha ringraziato Truzzu per le parole sul collega Matta a cui ha espresso la solidarietà sua e del gruppo. Il parassita che può risolvere il problema è l’uomo. Siamo in una situazione paradossale non possiamo mangiarlo però importiamo enormi quantità dalla Tunisia. Sarebbe necessario consentire alla gente di acquistarlo a prezzi moderati.

Per la giunta ha replicato l’assessore regionale al’agricoltura Gian Franco Satta che ha detto che con la legge 17 del 2023 sono state stanziate misure per affrontare la criticità e limitare i danni. Due stanziamenti distinti: il primo da 400.000 euro per le università di Cagliari e di Sassari per l’attività di ricerca e monitoraggio; il secondo  stanziamento di 2 milioni di euro  per il 2023 e 3 milioni per l’anno 2024 a favore degli operatori del settore ittico. In realtà questo capitolo è stato assegnato all’assessorato dell’ambiente che  non ha competenza sui risarcimenti. Dall’aprile 2024 – ha ricordato – abbiamo invece stipulato la convenzione con le università che hanno provveduto alla condivisione di un piano comune per il monitoraggio, cattura e quantificazione del granchio blu. Sono state coinvolte tredici lagune. Al termine del periodo di studio si avrà un’analisi attendibile sul fenomeno.   Il monitoraggio si concluderà ad agosto, dopo che avremo il quadro completo – ha detto Satta –  procederemo con i  ristori. L’entità del fenomeno è enorme, nel  2023 sono stati pescati 13.500 kg, nel 2024 siamo arrivati a 18.000 kg. L’assessore ha chiesto al Consiglio regionale di approvare al più presto la legge sull’ampliamento delle competenze dei Consorzi di bonifica.

 

L’assessore Rosanna Laconi (Ambiente) nella sua replica ha detto che  il problema del granchio  blu si ricollega ai cambiamenti climatici e che deriva da  un comportamento umano errato: il versamento delle acque di scarico delle navi. Dobbiamo fare il monitoraggio, poi quantificheremo il danno, poi provvederemo con i ristori. Questa specie non ha antagonisti l’unica soluzione è consumarlo come alimento  Il granchio blu deve diventare un prodotto commerciale e deve entrare nella nostra alimentazione.

Il presidente Comandini ha dato la parola per la controreplica a Franco Mula (FdI) che ha detto di non essere soddisfatto. I fondi  stanziati dal Consiglio regionale erano per ristorare un “mancato reddito”. Che attinenza ha fare un monitoraggio – ha chiesto – se abbiamo stanziato i fondi per il mancato reddito?. Non ci interessano adesso le valutazioni per il futuro, ci interessa che chi ha avuto un mancato reddito sia risarcito subito. Il comparto ha bisogno di ristori. Le famiglie sul lastrico hanno bisogno di mangiare non di avere ricerche. Sui consorzi di bonifica forse stiamo andando nella stessa direzione

Giovanni Chessa, per dichiarazione di voto, si è soffermato sulle  dichiarazioni dell’assessore Satta. Le università che studiano la biologia marina non sono in Sardegna ma nel resto d’Italia. La cosa più efficiente da fare è cercare i veri esperti se no ci sarebbe un doppio passaggio. La mozione però chiede altro. 

Antonio Solinas (Pd), sull’ordine dei lavori, ha rassicurato tutti:  in questo settore le università sarde hanno grande esperienza. Ha chiesto poi un’interruzione di qualche minuto per conferire con il firmatario della mozione.

Alla ripresa dei lavori Antonio Solinas ha chiesto di rinviare il voto sulla mozione per predisporre un ordine del giorno unitario che sarà presentato nella prossima seduta.

Franco Mula ha confermato  al Presidente Comandini che la mozione non sarebbe stata ritirata  ma nella prossima seduta di martedì ci sarebbe la possibilità di portare un documento unitario per cercare concretamente misure adeguate per i ristori.

Truzzu ha chiesto la sospensiva della mozione. Messa in votazione la sospensione della mozione  è stata sospesa. (R.R)

L’Aula è quindi passata alla discussione della mozione n.20 (Usai e più) “sull’ipotesi di riconoscimento dello status di Città balneare o Comunità Marina”

La prima firmataria Cristina Usai (FdI) ha illustrato le ragioni dell’iniziativa. «In un contesto di cambiamento sempre più rapido, tutte le principali destinazioni balneari lottano per far fronte, da sole, alle crescenti sfide del settore – ha detto Usai – le città balneari rappresentano un’importante risorsa per il turismo nazionale e internazionale. Sono destinazioni privilegiate per milioni di turisti e contribuiscono in modo significativo all’economia locale e nazionale. I loro introiti si basano principalmente sul turismo stagionale. Sono necessarie per questo politiche mirate che considerino la specificità di queste aree e delle sfide connesse alla gestione di flussi turistici così concentrati».

La consigliera di minoranza ha poi ricordato che in Sardegna le città balneari, dove risiedono pochi abitanti, ospitano nella stagione estiva oltre 9milioni di turisti che richiedono servizi ai quali è difficile far fronte a causa delle carenze di personale e di risorse finanziarie. Per far fronte a queste esigenze è stato costituito negli anni scorsi il G20 dei comuni balneari di cui fanno parte Alghero, Arzachena, Bibbona, San Michele al Tagliamento – Bibione, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio e Vieste. «Questi comuni auspicano una politica attiva da parte del legislatore per supportare il loro operato – ha rimarcato Usai – per migliorare la loro attrattività e risolvere problemi specifici. L’obiettivo è il riconoscimento dello status speciale della città balneare. Ciò consentirebbe di adottare in questi contesti un modello di governance più efficiente ed in grado di rispondere alle specifiche esigenze delle località costiere favorendo al contempo la tutela dell’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo turistico».


La mozione impegna la Giunta a:

1) ad effettuare ogni attività che possa agevolare l’iter per l’adozione di un disegno di legge nazionale definibile come “Misure per il riconoscimento, il sostegno e la valorizzazione delle Città Balneari o Comunità Marine” per tutte quelle realtà che, in rapporto al numero di residenti, si contraddistinguono per avere un’elevata presenza turistica stagionale, con l’obiettivo di fornire a tali località gli strumenti per affrontare in modo adeguato le sfide connesse alla pressione turistica, alla tutela ambientale e allo sviluppo economico;

2) a sollecitare le forze politiche rappresentate in Parlamento, affinché, ciascuna per il ruolo che ricopre, si attivi al fine di imprimere un’accelerata all’iter di approvazione della legge che consenta il riconoscimento dello status speciale di Città Balneare o Comunità Marine, come sopra definite

3) ad assicurare che le politiche adottate riflettano le necessità di queste località, considerando la loro capacità ricettiva e la pressione turistica, per mantenere e migliorare un buon bilanciamento tra la loro attrattività e sostenibilità.

 

A favore della mozione si è schierato Alessandro Sorgia (Misto): «Questa iniziativa è fondamentale per valorizzare le città balneari e promuovere uno sviluppo sostenibile – ha detto Sorgia – le sfide sono molteplici: governare i flussi turistici e tutelare l’ambiente. Serve per questo una pianificazione mirata. In Sardegna durante la stagione estiva la popolazione dei comuni costieri si moltiplica. Sono necessarie risorse aggiuntive a favore dei comuni per garantire i servizi e proteggere l’ambiente».

D’accordo anche Gigi Rubiu (Alleanza Sardegna): «Questa mozione ci consente di parlare di politica ad alti livelli – ha detto Rubiu – è giunta l’ora che la Sardegna inizi a ragionare come un unico comune. Se vogliamo far crescere l’Isola dal punto di vista turistico occorre mettere da parte il campanilismo. Le sfide sono tante, c’è bisogno di nuove misure per poter fronteggiare l’enorme flusso di turismo estivo. C’è la necessità di un quadro normativo e di strumenti legislativi specifici. Le città balneari hanno esigenze diverse da quelle non turistiche. Hanno bisogno di strumenti efficaci per governare i flussi dei vacanzieri, combattere l’erosione costiera e garantire la tutela dell’ambiente».

Anche Gianni Chessa (Forza Italia) ha espresso apprezzamento per la mozione: «E’ una questione di interesse generale – ha detto Chessa – il turismo è una fonte di reddito per tutti i sardi, va gestito e non subìto. Nel 2019 l’aeroporto di Cagliari aveva un traffico di 3 milioni di passeggeri, nel 2024 sono 5,5 milioni. Le presenze hanno sfiorato i 21 milioni di persone in Sardegna, eppure ci lamentiamo comunque- A luglio e agosto alcuni comuni subiscono l’assalto dei turisti che mettono in difficoltà il sistema sanitario e della raccolta dei rifiuti. A questi problemi guarda la mozione che stiamo discutendo. Si può fare molto in Conferenza Stato-Regione. Bisogna approfittare del fatto che al Governo ci siamo noi. Serve una legge nazionale. Solo così si può risolvere il problema. Sarebbe opportuno che l’Aula si esprimesse all’unanimità su questo tema».

 

Valdo Di Nolfo (Uniti per la Todde) rivolto alla prima firmataria della mozione ha detto: «Io e la collega Usai sentiamo molto questo problema perché proveniamo da città balneari, io da Alghero, lei di Arzachena – ha detto Di Nolfo – in Sardegna ci sono però altri comuni come Baunei, un piccolo centro che d’estate raggiunge le 350mila presenze. Pensate a cosa significhi avere un sistema fognario per 4mila persone che nella stagione estiva viene utilizzato da migliaia di turisti. Pensate alle carenze di personale e a una raccolta dei rifiuti sottodimensionata. Non è tutto oro quello che luccica. L’over tourism crea grosse difficoltà, alcuni centri stanno diventando una sorta di Disneyland. C’è inoltre un emergenza ambientale che va affrontata. I Comuni hanno necessità di più risorse e di un potenziamento dei servizi. C’è bisogno di una soluzione in tempi rapidi».

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu: «Con la mozione non si chiede di risolvere tutti i problemi delle città balneari. Il documento chiede al Consiglio e alla Regione di dare impulso a una iniziativa a livello nazionale a cui stanno lavorando anche altre regioni. Sarebbe uno stimolo in più nei confronti del Governo. Noi dovremmo essere la Regione-capofila perché siamo la terra con le maggiori opportunità e, allo stesso tempo, le più grandi criticità». Per Truzzu occorre inoltre fare un ragionamento sul demanio marittimo: «La gestione è in capo alla Regione. Gli uffici che se ne occupano hanno poco personale. Le risorse che vengono riscosse vanno allo Stato. E’ assurdo che si lavori per conto terzi in un settore vitale per la nostra economia». Truzzu ha infine chiesto di sospendere il dibattito per sentire il parere dell’assessore al Turismo Franco Cuccureddu oggi assente in Aula.

Messa ai voti la proposta è stata accolta.

Il presidente Comandini ha quindi convocato una conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa dei lavori l’Aula ha approvato, senza discussione le mozioni n. 31 (Deriu e più) “sullo stanziamento di maggiori fondi per l’Einstein Telescope” e n.29 (Matta e più) “sulla necessità della gestione e della riscossione della tassa automobilistica da parte della Regione Sardegna”.

Con la prima si impegna la Presidente della Regione e la giunta a individuare nuove e maggiori risorse finanziarie da destinare alla realizzazione di interventi, opere, infrastrutture preparatorie e collaterali e comunque finalizzati a supportare e rendere possibile la costruzione dell’Einstein Telescope nel sito di Sos Enattos in Sardegna.

Con la seconda, si chiede alla Giunta di attivarsi per

1) valutare la disponibilità dello Stato a trasferire le competenze per la gestione e la riscossione della tassa automobilistica alla Regione Sardegna

2) esplorare la possibilità di adottare, una volta ottenuta la gestione diretta, criteri regionali per modulare la tassa automobilistica in funzione di obiettivi ambientali, sociali ed economici;

3) informare periodicamente al Consiglio regionale sullo stato delle interlocuzioni con lo Stato e sugli sviluppi relativi al processo di trasferimento delle competenze. (Psp)

 

L’Aula ha poi messo in discussione su proposta dell’on. Deriu (Pd) la PL 77,. che è stata approvata senza interventi con 37 votanti, tutti favorevoli.

La Pl 77 prevede modifiche e integrazioni alla legge regionale 2 del 2014 intitolata “Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione”.

Il presidente Comandini ha dichiarato conclusa la seduta e comunicato che il Consiglio sarà convocato per martedì 25 alle 10.30. (C.C.)

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