CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 142
AGUS – ZEDDA Massimo – GANAU – COCCO – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – LAI – PIANO – PISCEDDA sulla prossima scadenza del regime di continuità territoriale aerea, sull’impossibilità di prenotare biglietti aerei nei voli di linea in partenza dal 17 aprile 2020 nelle rotte soggette a oneri di servizio pubblico da e verso gli scali isolani e sugli obiettivi di legislatura in tema di trasporto aereo e diritto alla mobilità, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– dal 2008 è vigente in tutti gli stati membri della Comunità europea il Regolamento CE n. 1008/2008 recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità;
– il regolamento, oltre a disciplinare il rilascio delle licenze ai vettori aerei comunitari, definisce le condizioni cui attenersi per imporre, da parte di uno Stato membro, oneri di servizio pubblico su servizi aerei di linea effettuati tra un aeroporto comunitario e un aeroporto che serve una regione periferica o in via di sviluppo all’interno del suo territorio, o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto nel suo territorio, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall’aeroporto stesso;
– in linea generale, tali oneri sono imposti esclusivamente nella misura necessaria a garantire che sulla rotta siano prestati servizi aerei di linea minimi rispondenti a determinati criteri di continuità, regolarità, tariffazione o capacità minima, cui i vettori aerei non si atterrebbero se tenessero conto unicamente del loro interesse commerciale;
– l’articolo 36 della legge n. 144 del 1999 assegna al Ministro dei trasporti la competenza di imporre con proprio decreto oneri di servizio pubblico ai sensi del regolamento europeo sui servizi aerei di linea effettuati tra gli scali aeroportuali della Sardegna e i principali aeroporti nazionali;
– le disposizioni del decreto ministeriale sono conformi alle conclusioni della conferenza di servizi convocata e presieduta dal Presidente della Regione, con la partecipazione delle pubbliche amministrazioni competenti, per la definizione della continuità territoriale da e per la Sardegna, nella quale sono precisati e stabiliti i contenuti degli oneri di servizio pubblico (tipologie e livelli tariffari, frequenze giornaliere dei voli, fasce orari, ecc);
– i servizi aerei di linea, sulle rotte individuate con i decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 36 della legge n. 144 del 1999, costituiscono servizi di interesse economico generale e sono sottoposti ad oneri di servizio pubblico al fine di assicurare la continuità territoriale della Sardegna;
– il decreto ministeriale n. 61 del 21 febbraio 2013 ha sottoposto a oneri di servizio pubblico le rotte Alghero – Roma Fiumicino e viceversa, Alghero – Milano Linate e viceversa, Cagliari – Roma Fiumicino e viceversa, Cagliari – Milano Linate e viceversa, Olbia – Roma Fiumicino e viceversa, Olbia – Milano Linate, e viceversa;
– con successive gare pubbliche sono stati aggiudicati e assegnati per 4 anni i servizi previsti nel decreto ministeriale n. 61 del 2013;
– con successivo decreto ministeriale n. 367 dell’8 agosto 2018 sono stati imposti, a far data dal 1° aprile 2019, oneri di servizio pubblico sulle stesse rotte individuate nel decreto n. 61 del 2013;
– con successivo decreto ministeriale n. 483 del 21 novembre 2018 è stata differita al 17 aprile 2019 l’entrata in vigore degli oneri di servizio previsti nel decreto n. 367 del 2018 di cui sopra e sono stati prorogati fino alla data di entrata in vigore del nuovo regime gli effetti del decreto n. 61 del 2013;
– nel mese di marzo 2019 la Regione è stata informata di un ricorso da parte di un vettore aereo pervenuto alla Commissione europea in merito al regime di oneri previsti dal decreto ministeriale n. 367 del 2018 e agli atti conseguenti;
– la medesima Commissione europea ha avviato un’istruttoria sul regime di oneri in argomento, in esito alla quale, pur non contestando in linea di principio la necessità per la Sardegna di avere un regime di continuità territoriale, ha comunicato alla Regione con nota del 1° aprile rilievi di non conformità degli oneri di servizio pubblico così imposti rispetto all’articolo 16 del regolamento comunitario n. 1008/2008;
– in particolare la Commissione informava dell’avvio di una procedura di indagine le cui conclusioni avrebbero potuto tradursi, in tempi brevi, in una decisione dell’Unione europea di non conformità sulle rotte di Cagliari e Alghero previste nel decreto ministeriale n. 367 del 2008, con conseguente immediato ritiro dell’imposizione degli oneri di servizio pubblico ed evidenziava, infine, le potenziali serie conseguenze per la connettività dell’Isola nel caso in cui la Regione non avesse adottato opportuni provvedimenti;
– la Regione, con note dell’8 e 9 aprile, ha inoltrato formale richiesta al Ministero dei trasporti per la prosecuzione del regime di imposizione previsto dal decreto ministeriale n. 61 del 2013 limitatamente alle rotte di Cagliari con gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate, e viceversa, e alla rotta Alghero-Milano Linate e viceversa, e affinché il decreto ministeriale n. 367 del 2018 produca i suoi effetti limitatamente alle rotte Olbia – Roma Fiumicino e viceversa, Olbia – Milano Linate e viceversa, senza diritti di esclusiva e senza compensazione;
– con decreto ministeriale n. 140 dell’11 aprile 2019 è stato modificato il precedente decreto n. 367 del 2018 recependo le richieste della Regione relativamente alle rotte onerate con scalo a Olbia verso Roma Fiumicino e Milano Linate, e viceversa;
– pertanto, nelle rotte con scali a Cagliari e Alghero verso Roma Fiumicino e Milano Linate, e viceversa, sono rimasti in vigore gli oneri di servizio pubblico previsti nel decreto ministeriale n. 61 del 2013, come previsto dal decreto ministeriale n. 483 del 2018, con conseguente proroga dei contratti;
– il 12 aprile 2019 l’Assessorato regionale dei trasporti ha quindi annullato l’assegnazione della gare bandite per i servizi aerei di linea previsti nel decreto ministeriale n. 367 del 2018 per le rotte di Cagliari – Roma Fiumicino, e viceversa, Cagliari – Milano Linate e viceversa, Alghero – Roma Fiumicino e viceversa, Alghero – Milano Linate e viceversa;
– attualmente presso l’aeroporto di Olbia opera in regime di oneri di servizio pubblico il solo vettore Airitaly, che ha accettato nel mese di aprile 2019 di volare, fino a un massimo di 12 mesi, verso Roma Fiumicino e Milano Linate senza la compensazione finanziaria prevista nel decreto ministeriale n. 367 del 2018, conformemente alle previsioni dell’articolo 16 del regolamento CE n. 1008/2008;
RILEVATO che:
– dal mese di aprile scorso è vigente uno schema di continuità territoriale aerea provvisorio e differenziato tra i vari scali isolani, la cui scadenza è prevista il 16 aprile 2020;
– a tutt’oggi non è stato approvato il nuovo schema di imposizione di oneri di servizio pubblico ai sensi del regolamento europeo CE 1008/2008, tanto meno è stata bandita dall’Assessorato regionale dei trasporti la gara d’appalto per la gestione dei servizi aerei di linea nelle rotte onerate;
– con l’avvicinarsi del termine di scadenza dell’attuale schema di continuità si sta registrando un progressivo aumento di criticità determinate dalle incertezze sul futuro del trasporto aereo isolano;
– per tutti gli utenti è oggi impossibile prenotare posti per i voli in partenza a partire dal 17 aprile 2020 negli aerei di linea nelle rotte coperte dagli oneri di servizio pubblico vigenti;
– tale situazione non è riconducibile a problematiche di natura tecnica, ma deriva dalla scadenza dell’imposizione degli oneri di servizio pubblico stabiliti, con decreto ministeriale, nelle rotte aeree in continuità territoriale;
– in mancanza di un nuovo regime di imposizione di oneri di servizio pubblico, proposto dalla Regione e recepito dal Ministero dei trasporti con apposito decreto, allo stato attuale è impossibile assegnare ai vettori aerei i servizi di linea in continuità territoriale operativi dal 17 aprile 2020, a meno di una proroga del regime vigente;
– nel mese di aprile le rotte onerate a tariffazione agevolata garantiscono quotidianamente, secondo lo schema attuale, 3.300 posti con 24 voli nello scalo di Cagliari, 2.000 posti con 12 voli in quello di Olbia, e 1.250 posti con 10 voli in quello di Alghero, per un totale di 6.550 posti con 46 voli, che nella stagione estiva diventano 10.868 posti assicurati con 58 voli;
– in assenza di continuità aerea i numeri sopra riportati non potrebbero essere garantiti con certezza, in considerazione del fatto che le compagnie aeree nelle proprie strategie terrebbero conto unicamente del loro interesse commerciale, facendo venire meno di conseguenza qualsiasi garanzia rispetto a un congruo numero di voli giornalieri, alla capacità di posti disponibili negli aeromobili e all’impegno a garantire fasce orarie ragionevoli;
– già da primi giorni dell’anno in corso, le compagnie aeree low cost operanti in rotte similari a quelle attualmente onerate (verso Milano Bergamo e verso Roma Ciampino) stanno attuando politiche speculative sui costi dei biglietti aerei da e per la Sardegna, sfruttando, da una parte, la situazione di incertezza nella disponibilità di voli in continuità aerea a partire dal 17 aprile 2020 nelle tratte da e verso Fiumicino e Linate e, dall’altra, puntando sull’esigenza sentita da gran parte delle categorie di passeggeri di programmare i viaggi con largo anticipo;
EVIDENZIATO che:
– la rete dei collegamenti tra gli aeroporti internazionali e quelli della Sardegna rischia di entrare in crisi nel corso della stagione turistica 2020 a causa dell’inadeguato collegamento degli hub di Roma e Milano con gli scali di Cagliari, Olbia e Alghero;
– le organizzazioni imprenditoriali del settore turistico-ricettivo hanno già lanciato l’allarme sul rischio che la stagione turistica 2020 possa subire gravi contraccolpi a causa delle incertezze sui collegamenti aerei con la Sardegna;
– le problematiche sulle prenotazioni dei voli previsti nel mese di aprile stanno già pregiudicando i flussi turistici nei mesi spalla della prossima stagione estiva;
OSSERVATO che:
– dal mese di marzo 2019 si sono svolti incontri istituzionali tra il Presidente della Regione e Commissione europea per illustrare e discutere la proposta regionale di continuità territoriale aerea, ma niente si sa su quale sia l’esito delle interlocuzioni fin qui avvenute;
– parrebbe che la Giunta regionale abbia proposto un modello di continuità territoriale impostata sulla tariffa unica per tutto l’anno, soluzione già bocciata in passato dalla Commissione europea;
– parallelamente, la Giunta regionale ha annunciato l’intenzione di voler realizzare una “flotta aerea sarda”, senza fornire alcun ulteriore dettaglio in proposito;
– ad oggi cittadini sardi e operatori turistici sono completamente all’oscuro rispetto a come la Regione intende risolvere gli attuali disagi (prevedibili a partire già dal mese di aprile scorso) emersi in queste settimane con l’impossibilità di prenotare posti negli aerei di linea di Cagliari, Alghero e Olbia, e soprattutto quale sia l’idea di continuità territoriale aerea che l’esecutivo regionale intende inaugurare il 17 aprile 2020;
CONSIDERATO che:
– la proposta di definizione del nuovo regime di oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei con l’Isola elaborata dalla Giunta regionale in carica è stata trasmessa alla Commissione europea con notevole ritardo rispetto alle tempistiche necessarie per introdurre entro la scadenza del 17 aprile 2020 il nuovo regime;
– le strategie aziendali da parte delle compagnie aeree impegnate in Sardegna sembrerebbero mutate nel corso dell’ultimo anno e che non sembra scontato il parere positivo della Commissione europea di fronte a un’eventuale richiesta di proroga del regime di oneri di servizio pubblico attualmente vigente negli scali isolani, i margini per ottenere un’estensione dei contratti con i vettori aerei secondo lo schema attuale appaiono decisamente limitati;
RILEVATO inoltre che:
– le dichiarazioni programmatiche esposte in Consiglio regionale nella seduta del 5 maggio 2019 dal Presidente della Regione riferiscono della sua intenzione di “superare i modelli di concentrazione del traffico aereo sugli hub di Roma e Milano e aprire una rete di collegamenti diretti con le città medie italiane e europee”, ma nulla contengono sulle modalità proposte per attuare, in generale e nel dettaglio, il programma relativamente al diritto alla mobilità e sul trasporto aereo;
– il Piano regionale di sviluppo, che ai sensi della legge regionale n. 11 del 2006 definisce le strategie e gli obiettivi generali e specifici della legislatura, non è stato ancora redatto dall’esecutivo regionale (con un ritardo di oltre 3 mesi sulla scadenza imposta dalla norma) e, pertanto, neppure attraverso questo strumento sono resi noti gli indirizzi e gli obiettivi proposti dalla Giunta sul trasporto aereo e sul modello di continuità territoriale;
– l’ipotesi della prossima costituzione di una “flotta aerea sarda” allo stato attuale è priva di qualsiasi riscontro ufficiale da parte della Giunta regionale su analisi e argomentazioni condotte, sugli obiettivi promossi, sulle modalità, tempistiche ed esigenze finanziarie necessarie per realizzare il progetto;
– gli esiti delle vicende relative all’epilogo della “flotta marittima sarda” varata dal governo regionale nel corso della XIV Legislatura dovrebbero suggerire prudenza e ponderatezza a tutti coloro che non siano intenzionati a promuovere progetti rovinosi per il sistema dei trasporti isolani, recare danno alle casse pubbliche e condannare società private al fallimento a causa di interventi pubblici maldestri;
– le intenzioni della Giunta regionale sul progetto di una nuova flotta sarda hanno reso lo scenario sul trasporto aereo isolano confuso e ancora più incerto e certamente non hanno contributo a fornire garanzie e rassicurazioni alle compagnie aeree interessate a investire sulle tratte aeree della Sardegna soggette a oneri di servizio pubblico;
CONSIDERATA:
– la necessità di assicurare, senza soluzione di continuità, servizi aerei che garantiscano voli di linea adeguati, regolari e continuativi tra gli scali sardi di Cagliari, Olbia e Alghero e i principali aeroporti nazionali;
– la necessità di fare urgentemente chiarezza sugli obiettivi di legislatura in tema di trasporto aereo e diritto alla mobilità e, in particolare, sulle azioni finora adottate dalla Giunta regionale per garantire la continuità territoriale della Sardegna,
impegna il Presidente della Regione
1) a riferire all’Assemblea del Consiglio regionale sulle cause che rendono impossibile la prenotazione di posti negli aerei di linea in partenza dal 17 aprile 2020 da e per gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero nelle rotte soggette a oneri di servizio pubblico, e per sapere:
a) se le criticità sopra evidenziate dipendono dalla scadenza prevista per il 16 aprile 2020 dell’attuale sistema di continuità territoriale aerea attuato attraverso l’imposizione di oneri di servizio pubblico ai sensi del regolamento europeo CE 1008/2008 e quali azioni sono state attivate dal momento dell’insediamento della Giunta regionale per impedire l’insorgere di tali problematiche;
b) come intenda mettere al riparo i passeggeri in transito nei prossimi mesi in Sardegna dagli effetti di possibili politiche speculative praticabili da compagnie aeree sui costi dei biglietti aerei da e per la Sardegna, agevolate dall’incertezza sul futuro della continuità territoriale e dall’indisponibilità di voli in continuità aerea a partire dal 17 aprile 2020;
2) a riferire all’Assemblea del Consiglio regionale sulla situazione complessiva del trasporto aereo in Sardegna, sugli obiettivi di legislatura della Giunta regionale in tema di trasporto aereo e, in generale, sul diritto alla mobilità e per conoscere:
a) se intenda proporre e far approvare da tutti gli organi competenti un modello di continuità territoriale aerea basato sull’imposizione di oneri di servizio pubblico previsto nel regolamento europeo CE 1008/2008 e consentire l’affidamento dei servizi così onerati tramite gara pubblica europea entro il 16 aprile 2020, o se intende chiedere urgentemente una proroga del regime attualmente vigente;
b) quali siano i contenuti della proposta della Giunta regionale per la definizione del nuovo regime di oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei con l’isola trasmessa alla Commissione europea e quali siano le posizioni finora assunte da parte di tutti i soggetti competenti a rilasciare un parere su tale proposta;
c) se la proposta della Giunta sia capace di superare i rilievi mossi in passato dalla Commissione europea sulla tariffazione unica, quali siano gli oneri finanziari ivi previsti e se siano necessari interventi legislativi necessari per supportarne l’applicazione;
d) quale sia il ruolo della “flotta aerea sarda” proposta dalla Giunta regionale nel quadro strategico del sistema di trasporto della Sardegna e quali siano gli obiettivi che si intende raggiungere con la realizzazione del progetto;
e) quali siano le analisi e le argomentazioni fatte proprie dalla Giunta regionale sulla necessità di realizzare una “flotta aerea sarda”, e quali siano le modalità, le tempistiche e le esigenze finanziarie necessarie;
f) se sia stata effettuata una valutazione sulla compatibilità del progetto “flotta aerea sarda” con i vincoli e le previsioni della normativa comunitaria, se siano stati acquisiti pareri, anche informali, da parte delle autorità competenti, e se siano state valutate le ripercussioni di un intervento pubblico regionale sul mercato del trasporto aereo;
3) ad attivare opportune interlocuzioni con il Governo italiano e con la Commissione europea, dando periodicamente informazione sugli esiti delle stesse al Consiglio regionale e alla Commissione competente, al fine di trovare soluzioni a garanzia del diritto alla mobilità dei sardi evitando in futuro ulteriori gravi disservizi;
4) a promuovere ogni opportuna azione, di concerto con gli Assessorati dei trasporti, della programmazione, del turismo e le società di gestione degli aeroporti sardi al fine di limitare quanto più possibile i gravi contraccolpi causati dalle incertezze sui collegamenti in continuità territoriale aerea con la Sardegna che stanno penalizzando l’attività degli operatori turistici, dei soggetti economici coinvolti nella filiera e degli organizzatori di grandi eventi culturali e sportivi, anche di livello internazionale, già programmati nei prossimi mesi.
Cagliari, 14 gennaio 2020