Mozione n. 101

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 101

MULA – MAIELI – SCHIRRU – LANCIONI – SATTA Giovanni – USAI sul regime della continuità territoriale marittima di persone e merci con la Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la continuità territoriale intesa come possibilità per tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e comunitario, quindi, senza penalizzare cittadini residenti in territori meno favoriti o marginali, anzi assicurando un servizio che offra condizioni economiche e qualitative uniformi, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea. Il trasporto, infatti, è elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto dall’articolo 16 della Costituzione e costituisce un servizio di interesse economico generale tale, pertanto, da dover essere garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro collocazione geografica;
– nel mese di luglio 2020 scadrà l’attuale convenzione stipulata tra lo Stato e la Tirrenia-Cin che stabilisce le tariffe in continuità territoriale;
– l’Antitrust, ritenendo che la convenzione in essere risulta totalmente sbilanciata a favore di Tirrenia, ha bocciato la proroga della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia in quanto presenta “risvolti critici sotto il profilo concorrenziale”;
– al fine di scongiurare l’ennesima proroga del contratto è, pertanto, necessario predisporre subito il bando relativo alla nuova gara d’appalto;

CONSIDERATO che:
– il concessionario del servizio di continuità territoriale (Tirrenia-Cin), riceve dallo Stato un contributo annuale di 73 milioni annui per complessivi 560 milioni in otto anni per tutti i collegamenti (non solo con la Sardegna) esercitati in continuità territoriale;
– la tariffa in regime di continuità territoriale risulta del tutto identica a quella dei vettori privati operanti al di fuori di detto regime agevolato;
– la vendita degli assets Tirrenia alla Cin, formata dallo stesso cartello armatoriale privato ha determinato il caro traghetti e ha creato, inoltre, un monopolio dannoso per la Sardegna sul cabotaggio marittimo;
– la società Tirrenia, in questi ultimi anni, ha portato avanti, anche per quanto riguarda le tariffe relative al trasporto marittimo delle merci da e per la Sardegna, la stessa politica arrogante di aumento dei prezzi, con un rialzo per un semirimorchio imbarcato da 80 a 160 euro, e ciò rappresenta l’ennesimo duro colpo inferto all’economia dell’isola, sempre più condizionata dalle insostenibili tariffe applicate dalla Tirrenia;
– risulta necessario porre fine al monopolio Tirrenia in quanto è inaccettabile che abbia fatto crescere in maniera esponenziale le tariffe, utilizzando soldi pubblici;
– è di fondamentale importanza prevedere che il bando relativo all’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo in continuità territoriale con la Sardegna sia aperto al maggior numero di operatori economici, a tutela della libera concorrenza;

RILEVATO che:
– il regolamento (CEE) n. 3577/92 del Consiglio, concernente l’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi ai trasporti marittimi all’interno degli stati membri (cabotaggio marittimo), permette agli stati membri di stipulare contratti di servizio pubblico e/o imporre gli oneri di servizio pubblico al fine di assicurare i collegamenti con le proprie isole secondo i requisiti che essi ritengono più appropriati;
– spetta, pertanto, agli stati membri o ai loro enti regionali o locali, in base al principio di sussidiarietà, adottare ogni decisione in merito e assumerne i relativi oneri finanziari;
– in armonia con il principio di sussidiarietà e di prossimità, la Regione è l’istituzione presso la quale risiede l’interesse preminente a governare la funzione della continuità territoriale marittima, in quanto dotata degli strumenti politici e giuridici per stabilire direttamente gli indirizzi in materia, senza dover subire convenzioni discusse e firmate da altri;

RILEVATO, altresì, che:
– l’attuale regime di continuità territoriale marittima oltre a creare dei gravi disagi alla mobilità dei sardi sta seriamente compromettendo lo sviluppo turistico della nostra Isola;
– non si è riusciti a garantire che venissero rispettate frequenze e qualità del trasporto;
– un sistema efficiente di continuità territoriale marittima di persone e merci ha un alto valore strategico per lo sviluppo economico della Sardegna e deve essere un diritto per i sardi;

RITENUTO che:
– il sistema della continuità territoriale marittima di persone e merci da e per la Sardegna va necessariamente potenziato, così come va tolta ogni possibilità per armatori e compagnie di navigazione marittime (che prendono ingenti risorse pubbliche per garantire tale servizio) di stabilire unilateralmente quali e quanti collegamenti effettuare o eliminare;
– la continuità territoriale aerea e marittima, e in generale i trasporti da e per la Sardegna, così come quelli interni che mettono in collegamento i territori ora isolati tra di loro, costituiscono uno dei punti qualificanti del programma di governo regionale che si pone come obiettivo quello di porre fine all’erogazione di ingenti finanziamenti a compagnie che hanno fatto cartello ai danni dei sardi,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) affinché si facciano parte diligente e vigile con il Ministero competente e sollecitino, in tempi brevi, lo Stato per la predisposizione del nuovo bando relativo alla gara d’appalto della continuità territoriale marittima di persone e merci, tenuto conto che l’Antitrust ha bocciato la proroga della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia per i collegamenti con la Sardegna;
2) a non prorogare l’attuale convenzione stipulata tra lo Stato e la Tirrenia-Cin, considerato che lo Stato aveva ben 8 anni per gestire la nuova continuità territoriale marittima e bandire una nuova gara; arrivare all’ultimo momento significa avvantaggiare una società privata garantendole un illecito arricchimento e un regime di monopolio sui trasporti marittimi a danno dei sardi;
3) a prevedere che il bando relativo all’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo di persone e merci in continuità territoriale con la Sardegna sia aperto al maggior numero di operatori economici, a tutela della libera concorrenza;
4) a proseguire la rivendicazione per il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione.

Cagliari, 4 novembre 2019

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